Cooking show del bakery chef Francesco Arena al Messina Street Fish
29-10-2021 21:46 - FOOD & WINE NEWS
MESSINA – Il cibo è una risorsa che soddisfa bisogni primari e non va sprecato. Mai più dovremmo buttare una fetta di pane, perché anche l'ambiente risente dell'enorme mole di cibo che viene gettato quotidianamente nell'immondizia, né consumare acqua in maniera indiscriminata. Non bisogna essere degli eroi ma è sufficiente, nel proprio piccolo, cambiare alcuni comportamenti e fare scelte responsabili verso l'ambiente, instaurando un nuovo rapporto con la natura.
È questo il messaggio che il bakery chef messinese Francesco Arena porterà al Messina Street Fish, la kermesse sulla valorizzazione del pescato siciliano, promossa da Confesercenti Messina, in partnership con la Camera di Commercio di Messina, l'Associazione Provinciale Cuochi, l'I.I.S. Antonello, l'Istituto Co.Ri.Bi.A, la Proloco Messenion e la Sacom.
Nel cooking show che lo vedrà protagonista domenica 31 ottobre alle ore 11.30 presso i locali della Fondazione ITS Albatros di viale Giostra a Messina, l'Ambasciatore del gusto, membro dell'Associazione Cuochi Messina, proporrà un piatto inedito, pensato per l'occasione, in cui svilupperà due tematiche di grande attualità, strettamente connesse, il recupero del cibo contro lo spreco alimentare e la salvaguardia dell'ambiente. Il tutto attraverso la preparazione della sua “Acciuga tra terra e mare”, un crostino di pane realizzato con farine di grani antichi siciliani e acqua di mare, aromatizzata per 24 ore con foglie di anice thantorus (zantorus), e farcito con un filetto di acciuga marinata, maionese di avocado, lemongrass e tartare di tamarillo, un frutto esotico a bacca rossa di forma ovale molto simile nel gusto al pomodoro, ma più aromatico e intenso, che è molto versatile in cucina.
Nel cooking show che lo vedrà protagonista domenica 31 ottobre alle ore 11.30 presso i locali della Fondazione ITS Albatros di viale Giostra a Messina, l'Ambasciatore del gusto, membro dell'Associazione Cuochi Messina, proporrà un piatto inedito, pensato per l'occasione, in cui svilupperà due tematiche di grande attualità, strettamente connesse, il recupero del cibo contro lo spreco alimentare e la salvaguardia dell'ambiente. Il tutto attraverso la preparazione della sua “Acciuga tra terra e mare”, un crostino di pane realizzato con farine di grani antichi siciliani e acqua di mare, aromatizzata per 24 ore con foglie di anice thantorus (zantorus), e farcito con un filetto di acciuga marinata, maionese di avocado, lemongrass e tartare di tamarillo, un frutto esotico a bacca rossa di forma ovale molto simile nel gusto al pomodoro, ma più aromatico e intenso, che è molto versatile in cucina.
Oltre alla cromaticità del piatto che giocherà sui colori del rosso e verde mescolati alle sfumature azzurre e a tratti argentate dell'acciuga, il piatto sorprenderà il palato grazie all'abbinamento del pesce con i frutti esotici, che è anche l'argomento con cui si confronteranno lo chef Pasquale Caliri e il pasticcere Lillo Freni con cui Francesco Arena condividerà lo show cooking. I due colleghi dell'Associazione Provinciale Cuochi Messina, a loro volta, hanno ideato due preparazioni in cui sarà protagonista il tamarillo prodotto in provincia di Messina da un'azienda che coltiva frutta esotica.
“Ho pensato immediatamente a questo piatto dopo aver fatto visita all'azienda insieme alla Presidente dell'Associazione Cuochi Messina, Rosaria Fiorentino, e ai colleghi Caliri e Freni – ha raccontato Francesco Arena. Il tamarillo mi ha colpito da subito per la sua somiglianza con il gusto del pomodoro, che è un ingrediente che utilizziamo moltissimo nel mio Panificio, e per la sua particolare aromaticità. Ho pensato di utilizzare l'acqua di mare perché c'è sempre più carenza di acqua potabile e questa acqua con la sua naturale sapidità è un perfetto sostituto che ci permette anche di andare a salvaguardare l'ambiente e mettere un freno allo sfruttamento delle risorse che sono sempre più carenti. Infine – ha concluso il fornaio messinese - l'idea di utilizzare come base del piatto il crostino di pane è per far comprendere a tutti e soprattutto ai giovani alunni dell'Alberghiero che saranno presenti allo show cooking, che anche con cibi poveri e di recupero si può fare un piatto spettacolare. Anche un semplice crostino può diventare un piatto gourmet”.
La valorizzazione del pescato locale, tema cardine del Messina Street Fish, insieme alle due tematiche sviluppate da Francesco Arena, saranno oggetto dell'interessante focus con esperti del settore che si svolgerà in concomitanza al cooking show, nella giornata conclusiva del Festival del pescato siciliano ospitato nei locali della Fondazione Albatros di Messina.
“Ho pensato immediatamente a questo piatto dopo aver fatto visita all'azienda insieme alla Presidente dell'Associazione Cuochi Messina, Rosaria Fiorentino, e ai colleghi Caliri e Freni – ha raccontato Francesco Arena. Il tamarillo mi ha colpito da subito per la sua somiglianza con il gusto del pomodoro, che è un ingrediente che utilizziamo moltissimo nel mio Panificio, e per la sua particolare aromaticità. Ho pensato di utilizzare l'acqua di mare perché c'è sempre più carenza di acqua potabile e questa acqua con la sua naturale sapidità è un perfetto sostituto che ci permette anche di andare a salvaguardare l'ambiente e mettere un freno allo sfruttamento delle risorse che sono sempre più carenti. Infine – ha concluso il fornaio messinese - l'idea di utilizzare come base del piatto il crostino di pane è per far comprendere a tutti e soprattutto ai giovani alunni dell'Alberghiero che saranno presenti allo show cooking, che anche con cibi poveri e di recupero si può fare un piatto spettacolare. Anche un semplice crostino può diventare un piatto gourmet”.
La valorizzazione del pescato locale, tema cardine del Messina Street Fish, insieme alle due tematiche sviluppate da Francesco Arena, saranno oggetto dell'interessante focus con esperti del settore che si svolgerà in concomitanza al cooking show, nella giornata conclusiva del Festival del pescato siciliano ospitato nei locali della Fondazione Albatros di Messina.