Taormina - Scoperti "39 persone" furbetti del reddito di cittadinanza
30-06-2023 20:29 - Cronaca
I carabinieri della Compagnia di Taormina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno denunciato 39 persone per truffa aggravata al reddito di cittadinanza. L’indagine, è stata condotta su oltre 120 persone, è emerso che 19 percettori, oltre all’abitazione di residenza, risultavano anche proprietari di altri immobili; una persona destinataria del beneficio, è risultata addirittura la proprietaria di tre case situate in una località balneare.
Dalle indagini è emerso che 6 persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui 5 per la commissione di reati nell’ambito del traffico di stupefacenti e uno per reati contro il patrimonio, già condannato per rapina, stavano indebitamente percependo il sussidio
Sono stati, anche individuati 10 cittadini stranieri che avrebbero dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, requisito necessario per la percezione del reddito.
Altri 4 percettori risultavano invece conviventi con soggetti destinatari di altre fonti di reddito, in particolare una donna che è risultata la convivente di un libero professionista, proprietario di vari appartamenti.
L’Inps, ha corrisposto in favore degli indagati, complessivamente, oltre 460.000 euro. Sono state attivate le procedure per il recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio
Dalle indagini è emerso che 6 persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui 5 per la commissione di reati nell’ambito del traffico di stupefacenti e uno per reati contro il patrimonio, già condannato per rapina, stavano indebitamente percependo il sussidio
Sono stati, anche individuati 10 cittadini stranieri che avrebbero dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, requisito necessario per la percezione del reddito.
Altri 4 percettori risultavano invece conviventi con soggetti destinatari di altre fonti di reddito, in particolare una donna che è risultata la convivente di un libero professionista, proprietario di vari appartamenti.
L’Inps, ha corrisposto in favore degli indagati, complessivamente, oltre 460.000 euro. Sono state attivate le procedure per il recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio