Taormina: Il fotografo Carmelo Nicosia ospite di "Fotografia, affaccio sul Mondo"
05-10-2024 15:37 - TAORMINA
Sabato 19 Ottobre FOTOGRAFIA: AFFACCIO SUL MONDO chiude il 2024 con la presentazione del testo del prof. Carmelo Nicosia, “Oblò/Porthole 1990-2022”, pubblicato da Silvana Editoriale.
L’evento si terrà nella Saletta Conferenze dell’Archivio Storico di Taormina alle ore 17:00.
Insieme al fotografo catanese, a far da relatori ci saranno il prof. Mario Bolognari e il fotografo Roberto Mendolia (Rogika). Introdurrà Lisa Bachis.
FOTOGRAFIA: AFFACCIO SUL MONDO è un progetto patrocinato dal Comune di Taormina che ha visto il sostegno degli assessori Mario Quattrocchi e Alessandra Cullurà. Gli eventi sono stati ideati e organizzati con il contributo di “Taoclick”, “Sicily Zine”, “Cultura è Bellezza” e di Milena Privitera.
Al centro degli incontri ci sono gli autori e la narrazione per “immagini e parole”, che li ha condotti a leggera la Sicilia attraverso usi e tradizioni, senza dimenticare di puntare lo sguardo sulle comunità attive e sul valore socio-antropologico della fotografia, nonché sull’importanza della stessa come linguaggio, di fungere da stimolo per coinvolgere e aggregare le persone.
La scelta del luogo – la saletta conferenze dell’Archivio Storico – è nata dalla comune volontà di tutelare, valorizzare e promuovere la ricchezza dei saperi locali e isolani.
Carmelo Nicosia nasce a Catania nel 1960. Laurea in Chimica Farmaceutica con una tesi sulla “Fotochimica degli elementi”. Direttore della scuola di Fotografia presso l’Accademia di Belle arti di Catania.
Le sue opere sono conservate nelle più importanti collezioni italiane e straniere ed esposte in Europa e America. Ha ricoperto l’incarico di Direttore artistico presso la Fondazione Oelle Mediterraneo Antico dal 2017 al 2023”.
L’autore ha al suo attivo verie pubblicazioni. “Oblò-Porthole 1990-2022 – come si evince dalla sinossi del testo – raccoglie 100 fra le più significative immagini di Carmelo Nicosia e di un viaggio, il suo, che dura da più di trenta anni e che narra, attraverso i suoi fotogrammi in bianco e nero, momenti magici di viaggio, relazioni antiche tra natura e visione, strette di mano, contatti privilegiati con esseri umani rari e coraggiosi.”
E’ lo stesso Nicosia – facendoci pregustare le atmosfere di sabato 19 ottobre – a offrircene un assaggio in queste righe:
“Nel 1989 approdai a Stromboli, isola del Fuoco delle Eolie, sprovvisto di particolari informazioni storiche e geografiche, ma trascinato dall’entusiasmo di alcuni amici visionari che avevano già sperimentato la Malia isolana. Avevo abbandonato una carriera preordinata di brillante laureato nel campo farmaceutico per intraprendere il cammino complesso, ma ancora oggi travolgente, della scrittura e della fotografia. Iniziò a prendere corpo nella mia anima inquieta di uomo del Sud che fermare il tempo, delineare lo spazio con uno scatto e osservare i processi umani, fosse l’unico modo possibile per stare al mondo, perché il mondo per esistere doveva essere raccontato con la fotografia.”
Fonte: Redazione
L’evento si terrà nella Saletta Conferenze dell’Archivio Storico di Taormina alle ore 17:00.
Insieme al fotografo catanese, a far da relatori ci saranno il prof. Mario Bolognari e il fotografo Roberto Mendolia (Rogika). Introdurrà Lisa Bachis.
FOTOGRAFIA: AFFACCIO SUL MONDO è un progetto patrocinato dal Comune di Taormina che ha visto il sostegno degli assessori Mario Quattrocchi e Alessandra Cullurà. Gli eventi sono stati ideati e organizzati con il contributo di “Taoclick”, “Sicily Zine”, “Cultura è Bellezza” e di Milena Privitera.
Al centro degli incontri ci sono gli autori e la narrazione per “immagini e parole”, che li ha condotti a leggera la Sicilia attraverso usi e tradizioni, senza dimenticare di puntare lo sguardo sulle comunità attive e sul valore socio-antropologico della fotografia, nonché sull’importanza della stessa come linguaggio, di fungere da stimolo per coinvolgere e aggregare le persone.
La scelta del luogo – la saletta conferenze dell’Archivio Storico – è nata dalla comune volontà di tutelare, valorizzare e promuovere la ricchezza dei saperi locali e isolani.
Carmelo Nicosia nasce a Catania nel 1960. Laurea in Chimica Farmaceutica con una tesi sulla “Fotochimica degli elementi”. Direttore della scuola di Fotografia presso l’Accademia di Belle arti di Catania.
Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Catania dal 2006 al 2012. Consulente fotografico di vari enti nazionali e internazionali.
Tiene regolarmente corsi e seminari su “Analisi e Progettazione nella Fotografia Contemporanea”, con una specializzazione in Antropologia Visuale, presso università e fondazioni, italiane e straniere.
Dal 2000 impegnato in numerosi progetti internazionali, editoriali ed espositivi a carattere socio antropologico, con particolare attenzione ai temi dell’identità, della memoria, dei fenomei collettivi, al rapporto con la storia. Dal 2010 ha attivato il progetto Parola-Visione con una serie di ricerche che analizzano il rapporto tra fotografia e scrittura.
Carmelo Nicosia è considerato uno dei maggiori autori della nuova fotografia italiana, anello di congiunzione tra la tradizione socio-antropologica e la ricerca nei nuovi media.
Le sue opere sono conservate nelle più importanti collezioni italiane e straniere ed esposte in Europa e America. Ha ricoperto l’incarico di Direttore artistico presso la Fondazione Oelle Mediterraneo Antico dal 2017 al 2023”.
L’autore ha al suo attivo verie pubblicazioni. “Oblò-Porthole 1990-2022 – come si evince dalla sinossi del testo – raccoglie 100 fra le più significative immagini di Carmelo Nicosia e di un viaggio, il suo, che dura da più di trenta anni e che narra, attraverso i suoi fotogrammi in bianco e nero, momenti magici di viaggio, relazioni antiche tra natura e visione, strette di mano, contatti privilegiati con esseri umani rari e coraggiosi.”
E’ lo stesso Nicosia – facendoci pregustare le atmosfere di sabato 19 ottobre – a offrircene un assaggio in queste righe:
“Nel 1989 approdai a Stromboli, isola del Fuoco delle Eolie, sprovvisto di particolari informazioni storiche e geografiche, ma trascinato dall’entusiasmo di alcuni amici visionari che avevano già sperimentato la Malia isolana. Avevo abbandonato una carriera preordinata di brillante laureato nel campo farmaceutico per intraprendere il cammino complesso, ma ancora oggi travolgente, della scrittura e della fotografia. Iniziò a prendere corpo nella mia anima inquieta di uomo del Sud che fermare il tempo, delineare lo spazio con uno scatto e osservare i processi umani, fosse l’unico modo possibile per stare al mondo, perché il mondo per esistere doveva essere raccontato con la fotografia.”
Fonte: Redazione