I Sikilia si superano con la messa in scena di “Pipino il Breve”. Successo e standing ovation a fine anno
29-12-2024 10:38 - SPETTACOLI
S. Teresa di Riva: Il Teatro Val D'Agrò è cornice di un altro successo firmato dalla Compagnia Sikilia con la messa in scena del musical di Tony Cucchiara “Pipino il Breve”, la riproduzione del teatro dell'Opera dei Pupi, sotto la regia e la direzione artistica di Cettina Sciacca, che si afferma sempre più come artista perfezionista e di gran levatura sulle scene teatrali, non solo della riviera.
L'opera, in due atti, è andata in scena la sera del 28 dicembre alle ore 20:30 (con replica domenica 29 dicembre alle ore 18:30), ha registrato il sold out di pubblico che, in standing ovation, ha applaudito l'ottima performance degli artisti sul palco.
Poco prima dell'apertura del rosso sipario, la Prof.ssa Nuccia Foti, in qualità di Presidente dell'Osservatorio dei Beni culturali della Riviera jonica- Valle dell'Agrò, ha salutato e ringraziato l'operosità di Cettina Sciacca e di tutta la Compagnia Teatrale Sikilia “per la promozione culturale che rendono nel territorio attraverso il proprio impegno, mantenendo vivo il teatro, da sempre importante luogo di aggregazione, di incontro e di scambi di pensiero, simbolo dell'evoluzione sociale ed umana.”
Tornando a noi, dai saluti iniziali si è passati ad essere avvolti, avvinghiati ed immersi nelle dinamiche del vecchio Re di Francia attraverso il racconto incalzante, ritmico e corale degli attori i quali, ora ballerini, ora cantanti, nelle plurime vesti di soldati, popolani, servitori, regali hanno coinvolto ed estasiato il pubblico presente con una performance perfetta, quella che si raggiunge dopo ore ed ore di prove, di puntigliosa ricerca della perfezione scenica e di scambio di battute. A dare maggiore lustro a cotanto impegno degli attori sulle assi di legno del palco, il lavoro esperto dei fonici, dei scenografi, delle luci, i maestri coreografi e i maestri musicisti, della sartoria e delle armature realizzate dai Maestri Pupari Fratelli Napoli.
Un perfetto lavoro di squadra che si è colto fin dalle prime battute e per tutta la durata del noto musical di Tony Cucchiara che si rivela molto piacevole e divertente. Le canzoni sono di un fascino unico, sia per il ritmo poetico che per la ricerca sofisticata del linguaggio. Non per niente l'artista agrigentino è stato considerato, da molti, uno dei maggiori “risuscitatori” della poesia siciliana.
La Compagnia Teatrale Sikilia ha mantenuto fede percorrendo le orme dell'autore e con ritmo incalzante il tentativo di portare l'Opera dei Pupi su un palcoscenico di attori veri è stato un successo.
La storia si ambienta nel Medioevo, in Francia, dove il Re Pipino il Breve, ormai molto maturo e senza figli, decide di sposare Berta, nota con l'appellativo “la Piedona”, figlia dei Sovrani d'Ungheria.
La nobile si mette in viaggio per la Francia, dove saranno celebrate le nozze, però, la malvagia figlia del Conte Belisario, Falista, che le assomiglia moltissimo, ordina al suo scudiero di uccidere la promessa sposa per sostituirsi a lei. Dopo sette anni, non avendo mai avute notizie della figlia, il Re e la Regina d'Ungheria si recano in visita a Pipino e scoprono l'inganno. Che fine avrà fatto Berta? Sarà davvero morta?
A sciogliere il mistero è un mercante tunisino che porta a Corte un tappeto: vi è intessuta la storia di Berta e anche l'indicazione di dove è nascosta. La stessa sposa ha compiuto quel lavoro, che ne decreta la salvezza e il coronamento delle desiderate nozze. Dal loro matrimonio nascerà Carlo Magno, uno dei sovrani più importanti dell'Europa medievale per le proprie conquiste militari e per aver contribuito a diffondere l'istruzione e la cultura, soprattutto quella Cattolica, in tutta l'Europa Occidentale.
L'opera, in due atti, è andata in scena la sera del 28 dicembre alle ore 20:30 (con replica domenica 29 dicembre alle ore 18:30), ha registrato il sold out di pubblico che, in standing ovation, ha applaudito l'ottima performance degli artisti sul palco.
Poco prima dell'apertura del rosso sipario, la Prof.ssa Nuccia Foti, in qualità di Presidente dell'Osservatorio dei Beni culturali della Riviera jonica- Valle dell'Agrò, ha salutato e ringraziato l'operosità di Cettina Sciacca e di tutta la Compagnia Teatrale Sikilia “per la promozione culturale che rendono nel territorio attraverso il proprio impegno, mantenendo vivo il teatro, da sempre importante luogo di aggregazione, di incontro e di scambi di pensiero, simbolo dell'evoluzione sociale ed umana.”
Anche Annalisa Cucchiara, figlia del compianto autore televisivo italiano Tony Cucchiara, ha voluto dare il proprio saluto al pubblico presente e ringraziamento per la riproduzione del musical ideato dal padre che tanto successo ha riscosso negli anni fin dalla prima rappresentazione scenica. Commossa e felice ha augurato al pubblico presente un buon spettacolo.
Noi ricordiamo che il musical "Pipino il Breve" trovò favore di pubblico presso il Teatro Stabile di Catania e lì fu presente, in cartellone, per sette stagioni avendo come protagonista l'attore Tuccio Musumeci nel ruolo del vecchio Re di Francia. Il successo sbarcò anche negli Stati Uniti, in SudAmerica e nel Continente Australiano.
Tornando a noi, dai saluti iniziali si è passati ad essere avvolti, avvinghiati ed immersi nelle dinamiche del vecchio Re di Francia attraverso il racconto incalzante, ritmico e corale degli attori i quali, ora ballerini, ora cantanti, nelle plurime vesti di soldati, popolani, servitori, regali hanno coinvolto ed estasiato il pubblico presente con una performance perfetta, quella che si raggiunge dopo ore ed ore di prove, di puntigliosa ricerca della perfezione scenica e di scambio di battute. A dare maggiore lustro a cotanto impegno degli attori sulle assi di legno del palco, il lavoro esperto dei fonici, dei scenografi, delle luci, i maestri coreografi e i maestri musicisti, della sartoria e delle armature realizzate dai Maestri Pupari Fratelli Napoli.
Un perfetto lavoro di squadra che si è colto fin dalle prime battute e per tutta la durata del noto musical di Tony Cucchiara che si rivela molto piacevole e divertente. Le canzoni sono di un fascino unico, sia per il ritmo poetico che per la ricerca sofisticata del linguaggio. Non per niente l'artista agrigentino è stato considerato, da molti, uno dei maggiori “risuscitatori” della poesia siciliana.
La Compagnia Teatrale Sikilia ha mantenuto fede percorrendo le orme dell'autore e con ritmo incalzante il tentativo di portare l'Opera dei Pupi su un palcoscenico di attori veri è stato un successo.
La storia si ambienta nel Medioevo, in Francia, dove il Re Pipino il Breve, ormai molto maturo e senza figli, decide di sposare Berta, nota con l'appellativo “la Piedona”, figlia dei Sovrani d'Ungheria.
La nobile si mette in viaggio per la Francia, dove saranno celebrate le nozze, però, la malvagia figlia del Conte Belisario, Falista, che le assomiglia moltissimo, ordina al suo scudiero di uccidere la promessa sposa per sostituirsi a lei. Dopo sette anni, non avendo mai avute notizie della figlia, il Re e la Regina d'Ungheria si recano in visita a Pipino e scoprono l'inganno. Che fine avrà fatto Berta? Sarà davvero morta?
A sciogliere il mistero è un mercante tunisino che porta a Corte un tappeto: vi è intessuta la storia di Berta e anche l'indicazione di dove è nascosta. La stessa sposa ha compiuto quel lavoro, che ne decreta la salvezza e il coronamento delle desiderate nozze. Dal loro matrimonio nascerà Carlo Magno, uno dei sovrani più importanti dell'Europa medievale per le proprie conquiste militari e per aver contribuito a diffondere l'istruzione e la cultura, soprattutto quella Cattolica, in tutta l'Europa Occidentale.
Segue galleria fotografica e video
Fonte: Rosa Anna Salsa