Giuseppe Crisafulli confermato segretario generale della Fim Cisl Messina
28-02-2025 11:36 - News MESSINA e PROVINCIA
Giuseppe Crisafulli è stato confermato segretario generale della Fim Messina, la federazione dei lavoratori metalmeccanici della Cisl. L’elezione è avvenuta al termine del XII Congresso della categoria che si è tenuto presso il Cral della Raffineria di Milazzo alla presenza del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, del segretario generale della Fim Cisl Sicilia Piero Nicastro e del segretario nazionale Fim Cisl Marco Giglio.
Ad affiancare Crisafulli in segreteria saranno Giampiero Mancuso e Salvatore Irrera, anch’essi eletti al termine della giornata congressuale che ha approfondito i temi dell’industria sul territorio messinese e rilanciati dalla relazione del segretario generale durante la relazione di apertura dei lavori.
«Un territorio appetibile per chi vuole investire, per creare lavoro – ha esordito Crisafulli -. Non è più tempo di aspettare, bisogna ripartire in una Italia non a tre velocità col il Nord che corre, il Centro che cammina e il Sud che lentamente passeggia. Non vogliamo essere assistiti ma avere le stesse opportunità che ci sono altrove. Non assistere allo spopolamento delle nostre città».
Un quadro della situazione industriale messinese, disegnato dal segretario generale della Fim Cisl Messina Giuseppe Crisafulli nella sua relazione, non solo negativo, ma che offre spiragli di fiducia. «Il lavoro è in forte declino, è vero: nelle quattro aree più industrializzate Cantieri Navali, area di Giammoro, A2A energie future e la Raffineria, e, in generale, nel messinese, si registrano scarsissimi investimenti ma si vive un periodo di grande cambiamento. A cominciare dall’area industriale di Giammoro con il Gruppo Duferco che sta attuando un piano di riconversione.
Ad affiancare Crisafulli in segreteria saranno Giampiero Mancuso e Salvatore Irrera, anch’essi eletti al termine della giornata congressuale che ha approfondito i temi dell’industria sul territorio messinese e rilanciati dalla relazione del segretario generale durante la relazione di apertura dei lavori.
«Un territorio appetibile per chi vuole investire, per creare lavoro – ha esordito Crisafulli -. Non è più tempo di aspettare, bisogna ripartire in una Italia non a tre velocità col il Nord che corre, il Centro che cammina e il Sud che lentamente passeggia. Non vogliamo essere assistiti ma avere le stesse opportunità che ci sono altrove. Non assistere allo spopolamento delle nostre città».
Un quadro della situazione industriale messinese, disegnato dal segretario generale della Fim Cisl Messina Giuseppe Crisafulli nella sua relazione, non solo negativo, ma che offre spiragli di fiducia. «Il lavoro è in forte declino, è vero: nelle quattro aree più industrializzate Cantieri Navali, area di Giammoro, A2A energie future e la Raffineria, e, in generale, nel messinese, si registrano scarsissimi investimenti ma si vive un periodo di grande cambiamento. A cominciare dall’area industriale di Giammoro con il Gruppo Duferco che sta attuando un piano di riconversione.
Purtroppo, da qualche anno, in questo laminatoio non si producono più travi e profilati e con il nuovo piano si passerà ad un business completamente diverso che spazia da attività di logistica portuale a quella di produzione di energia e alla produzione di infrastrutture per la rete autostradale e ferroviaria. Per il settore Energia, la Duferco mette in campo diverse attività legate alla transizione energetica green: peaker, hydrogen valley, studio blending idrometano, sistema di accumulo elettrochimico, impianti fotovoltaici».
Un ruolo fondamentale per la logistica e per l’industria del territorio sarà quello del nuovo Pontile di Giammoro, che sarà ultimato nei prossimi mesi e legato alla rete autostradale e ferroviaria e assegnato in gestione alla Duferco Terminal Mediterraneo.
Un ruolo fondamentale per la logistica e per l’industria del territorio sarà quello del nuovo Pontile di Giammoro, che sarà ultimato nei prossimi mesi e legato alla rete autostradale e ferroviaria e assegnato in gestione alla Duferco Terminal Mediterraneo.
«Questo piano di riconversione porterà al completo riassorbimento di tutto il personale Duferco e di un altro centinaio di maestranze», ha ricordato Crisafulli. Attenzione anche sull’area di Villafranca Tirrena, che in passato rappresentava un fiore all’occhiello e oggi ospita piccole aziende manufatturiere, tra cui la società IsoMetal, specializzata nella produzione di pannelli metallici coibentati. «Ultimamente – ha ricordato Crisafulli – ha messo in campo un importante investimento sostituendo le linee di produzione con sistemi ancora più performanti e aggiungendo nuovi profili di produzione per aggredire nuove fette di mercato».
La preoccupazione, invece, è per la produzione all’A2A energie future. «In una riunione la società ci ha informato che, se non verranno implementati gli investimenti finora solo enunciati come l’impianto di biogas FORSU per il trattamento dei rifiuti, la realizzazione di 6 Peaker un Impianto ad Accumulo con Batterie e con la fuoriuscita dalla produzione del 5 gruppo, ci saranno gravi ripercussioni sul personale diretto e, a sua volta, sull’indotto. SI rischia, insomma, la desertificazione di quest’area».
La preoccupazione, invece, è per la produzione all’A2A energie future. «In una riunione la società ci ha informato che, se non verranno implementati gli investimenti finora solo enunciati come l’impianto di biogas FORSU per il trattamento dei rifiuti, la realizzazione di 6 Peaker un Impianto ad Accumulo con Batterie e con la fuoriuscita dalla produzione del 5 gruppo, ci saranno gravi ripercussioni sul personale diretto e, a sua volta, sull’indotto. SI rischia, insomma, la desertificazione di quest’area».
Quindi l’area industriale della Ram, dove ogni anno vengono investiti circa 100 milioni di euro per le attività di manutenzione ed investimenti. «È forse uno dei siti più efficienti nel suo settore ma il futuro sarà legato alla transizione energetica e, ad oggi, il termine transizione non viene neanche accennato all’interno dell’area», ha detto Crisafulli.
«Il comparto dell’industria, sul nostro territorio, è un comparto molto delicato – ha detto, invece, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – un comparto che deve essere accompagnato con responsabilità e competenza verso le transizioni che guardano al futuro dell’industria sul territorio. Bisogna traghettare l’industria ma soprattutto i lavoratori accompagnando la transizione sociale insieme alla transizione industriale. Bisogna creare nuovi investimenti, avviare una politica industriale a livello territoriale, ma anche regionale e nazionale, affinché tutte le aree presenti sulla nostra provincia possano essere messe a sistema. Lavorare in sinergia e in rete è la strategia che metteremo in piedi dal Congresso in poi, ma su cui già abbiamo lavorato anche negli anni precedenti. Ma è fondamentale rendere il territorio attrattivo, soprattutto per i giovani».
«È un momento storico particolare per tutta il settore dell’industria a livello nazionale – ha detto Marco Giglio della Fim Nazionale – stiamo da tempo lavorando sulle transizioni, energetica così come quella digitale, dove ci sono investimenti legati anche alla geopolitica. Per questo motivo anche come sindacato dell’industria, abbiamo partecipato alla manifestazione a Bruxelles sotto la sede del Parlamento europeo, proprio per dire che abbiamo bisogno che l’Europa sia presente e accompagni i singoli paesi attraverso gli investimenti sulle transizioni».
«Il comparto dell’industria, sul nostro territorio, è un comparto molto delicato – ha detto, invece, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – un comparto che deve essere accompagnato con responsabilità e competenza verso le transizioni che guardano al futuro dell’industria sul territorio. Bisogna traghettare l’industria ma soprattutto i lavoratori accompagnando la transizione sociale insieme alla transizione industriale. Bisogna creare nuovi investimenti, avviare una politica industriale a livello territoriale, ma anche regionale e nazionale, affinché tutte le aree presenti sulla nostra provincia possano essere messe a sistema. Lavorare in sinergia e in rete è la strategia che metteremo in piedi dal Congresso in poi, ma su cui già abbiamo lavorato anche negli anni precedenti. Ma è fondamentale rendere il territorio attrattivo, soprattutto per i giovani».
«È un momento storico particolare per tutta il settore dell’industria a livello nazionale – ha detto Marco Giglio della Fim Nazionale – stiamo da tempo lavorando sulle transizioni, energetica così come quella digitale, dove ci sono investimenti legati anche alla geopolitica. Per questo motivo anche come sindacato dell’industria, abbiamo partecipato alla manifestazione a Bruxelles sotto la sede del Parlamento europeo, proprio per dire che abbiamo bisogno che l’Europa sia presente e accompagni i singoli paesi attraverso gli investimenti sulle transizioni».