Il caso di Roccafiorita esempio da non seguire. Nel Comune messinese il personale assorbe il 70,9% della spesa corrente.
27-09-2015 13:01 - News Sicilia
PALERMO - Ulteriore fattispecie limitativa della spesa di personale assume a parametro di riferimento non la spesa in valore assoluto, bensì il suo rapporto di incidenza percentuale rispetto al totale della spesa corrente. L´art. 76 comma 7 del d.i. n. 112 del 2008 (convcrtito nella legge 133/2008) ha disposto il blocco assoluto delle assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale per gli Enti con una spesa di personale pari o superiore al 50% della spesa corrente.
Nei comuni siciliani, dalle risultanze dei questionari sui rendiconti 2013 compilati dagli organi di revisione, emerge che la percentuale media di incidenza delle spese di personale rispetto alle spese correnti è pari al 37,9 %, con valori estremamente eterogenei tra loro che oscillano tra un minimo del 19,8% (Lampedusa e Linosa, nell´agrigentino) a un massimo addirittura del 70,9% (Roccafiorita, nel messinese).
Aggregando i dati per provincia, si registra una percentuale d´incidenza più elevata nei Comuni della provincia di Enna (45%) e di Ragusa (41%), mentre la meno elevata si registra nei centri della provincia di Siracusa e Catania (35%). Infine, valori intermedi sono osservabili a Trapani (37%), Agrigento, Caltanissetta, Messina e Palermo (39%). La media siciliana è ferma al 37,9%.
Fonte: Quotidiano di Sicilia 25 Settembre 2015
Nei comuni siciliani, dalle risultanze dei questionari sui rendiconti 2013 compilati dagli organi di revisione, emerge che la percentuale media di incidenza delle spese di personale rispetto alle spese correnti è pari al 37,9 %, con valori estremamente eterogenei tra loro che oscillano tra un minimo del 19,8% (Lampedusa e Linosa, nell´agrigentino) a un massimo addirittura del 70,9% (Roccafiorita, nel messinese).
Aggregando i dati per provincia, si registra una percentuale d´incidenza più elevata nei Comuni della provincia di Enna (45%) e di Ragusa (41%), mentre la meno elevata si registra nei centri della provincia di Siracusa e Catania (35%). Infine, valori intermedi sono osservabili a Trapani (37%), Agrigento, Caltanissetta, Messina e Palermo (39%). La media siciliana è ferma al 37,9%.
Fonte: Quotidiano di Sicilia 25 Settembre 2015