In Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno.
17-05-2015 00:38 - News Sicilia
Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L´8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria.
Il Comitato Pendolari Siciliani assieme all´Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo, il Cub Trasporti di Ragusa, il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), e il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca, ha organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 17 maggio 2015 con appuntamento davanti la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10 alle ore 12, un Sit-In, per tenere viva l´attenzione e l´interesse su questa tratta ferroviaria, cercando di sollecitare l´intervento del governatore Crocetta ad interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Gela.
Il 7 ottobre 2014 venivano definitivamente fatte brillare le rimanenti 10 arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni. Sono stati spesi all´incirca un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli apparati e per il ripristino dell´area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva a parte i soldi spesi per la demolizione.
Nemmeno nell´occasione del 9 febbraio 2015 in cui è stato presentato l´ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell´assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, nessuno di questi compreso l´allora primo cittadino di Gela abbiano chiesto al presidente di Rete Ferroviaria Italiana Lo Bosco notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette mesi della definitiva demolizione dell´infrastruttura che interessa i territori della provincia di Catania e Caltanissetta.
Questo è l´interesse dimostrato dalle nostre Istituzioni nel migliorare quelle infrastrutture che per incuria o per fenomeni naturali hanno bisogno di attenzione. Attenzione che non può essere rivolta alla sola Palermo-Catania ma a tutte quelle infrastrutture che l´Unità d´Italia ci ha lasciato in eredità e che stiamo facendo pian piano scomparire.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Il Comitato Pendolari Siciliani assieme all´Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo, il Cub Trasporti di Ragusa, il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), e il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca, ha organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 17 maggio 2015 con appuntamento davanti la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10 alle ore 12, un Sit-In, per tenere viva l´attenzione e l´interesse su questa tratta ferroviaria, cercando di sollecitare l´intervento del governatore Crocetta ad interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Gela.
Il 7 ottobre 2014 venivano definitivamente fatte brillare le rimanenti 10 arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni. Sono stati spesi all´incirca un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli apparati e per il ripristino dell´area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva a parte i soldi spesi per la demolizione.
Nemmeno nell´occasione del 9 febbraio 2015 in cui è stato presentato l´ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell´assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, nessuno di questi compreso l´allora primo cittadino di Gela abbiano chiesto al presidente di Rete Ferroviaria Italiana Lo Bosco notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette mesi della definitiva demolizione dell´infrastruttura che interessa i territori della provincia di Catania e Caltanissetta.
Questo è l´interesse dimostrato dalle nostre Istituzioni nel migliorare quelle infrastrutture che per incuria o per fenomeni naturali hanno bisogno di attenzione. Attenzione che non può essere rivolta alla sola Palermo-Catania ma a tutte quelle infrastrutture che l´Unità d´Italia ci ha lasciato in eredità e che stiamo facendo pian piano scomparire.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer