Taormina: Impiantato un pacemaker ad una neonata per un grave difetto cardiaco
29-12-2024 20:54 - TAORMINA
Taormina – Impiantato pacemaker a una neonata di un chilo e 400 grammi, dal team medico chirurgico del Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, all’ospedale San Vincenzo di Taormina. La bimba, di Agrigento, è nata prematura, con un grave difetto di conduzione cardiaca. Secondo i medici è la più piccola paziente al mondo, in termini di peso, a ricevere il dispositivo elettronico.
La diagnosi, eseguita alla 28esima settimana di gestazione, ha consentito ai medici dell’Unità operativa complessa di ginecologia ed ostetricia del nosocomio, diretta da Lilly Klein e della Cardiologia pediatrica del Ccpm guidata da Paolo Guccione, di avviare un intenso monitoraggio sia della componente fetale che di quella materna. La paziente è risultata positiva al dosaggio anticorpale per una rara patologia immunitaria congenita definita sindrome di Sjogren.
Alla nascita il ritmo cardiaco non superava i 50 battiti al minuto e così alla neonata è stato impianto un pacemaker epicardico a torace aperto. Dopo oltre una settimana di ricovero all’Unità operativa semplice di terapia intensiva neonatale del Ccpm, diretta da Eleonora Di Tommaso, con stimolazione artificiale del cuore e senza nessun segno di recupero della frequenza cardiaca, si è deciso d’impiantare un pacemaker definitivo a torace aperto appoggiando gli elettrodi stimolatori sulla superficie del cuore (impianto epicardico).
L’operazione chirurgica è avvenuta senza complicazioni utilizzando uno dei pacemaker più piccoli disponibili (Microny, Abbott, Usa), poco più grande di una moneta da 50 centesimi. Gli interventi eseguiti hanno visto coinvolte l’Uoc di anestesia e rianimazione generale diretta da Giacomo Filoni e l’Uoc di anestesia e rianimazione post-cardiochirurgica diretta da Enrico Iannace.
“Questo intervento – afferma Sasha Agati, direttore del Ccpm Bambino Gesù di Taormina – rappresenta un grandissimo esempio di approccio multidisciplinare alle cardiopatie congenite. Oggi la bambina pesa 2,7 kg e ha ripreso un’alimentazione regolare. Il ritorno della madre e della piccola a casa rappresenta un grande successo frutto di abnegazione e competenze maturate negli anni“
La diagnosi, eseguita alla 28esima settimana di gestazione, ha consentito ai medici dell’Unità operativa complessa di ginecologia ed ostetricia del nosocomio, diretta da Lilly Klein e della Cardiologia pediatrica del Ccpm guidata da Paolo Guccione, di avviare un intenso monitoraggio sia della componente fetale che di quella materna. La paziente è risultata positiva al dosaggio anticorpale per una rara patologia immunitaria congenita definita sindrome di Sjogren.
Alla nascita il ritmo cardiaco non superava i 50 battiti al minuto e così alla neonata è stato impianto un pacemaker epicardico a torace aperto. Dopo oltre una settimana di ricovero all’Unità operativa semplice di terapia intensiva neonatale del Ccpm, diretta da Eleonora Di Tommaso, con stimolazione artificiale del cuore e senza nessun segno di recupero della frequenza cardiaca, si è deciso d’impiantare un pacemaker definitivo a torace aperto appoggiando gli elettrodi stimolatori sulla superficie del cuore (impianto epicardico).
L’operazione chirurgica è avvenuta senza complicazioni utilizzando uno dei pacemaker più piccoli disponibili (Microny, Abbott, Usa), poco più grande di una moneta da 50 centesimi. Gli interventi eseguiti hanno visto coinvolte l’Uoc di anestesia e rianimazione generale diretta da Giacomo Filoni e l’Uoc di anestesia e rianimazione post-cardiochirurgica diretta da Enrico Iannace.
“Questo intervento – afferma Sasha Agati, direttore del Ccpm Bambino Gesù di Taormina – rappresenta un grandissimo esempio di approccio multidisciplinare alle cardiopatie congenite. Oggi la bambina pesa 2,7 kg e ha ripreso un’alimentazione regolare. Il ritorno della madre e della piccola a casa rappresenta un grande successo frutto di abnegazione e competenze maturate negli anni“