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Operazione "Alcantara", droga nei locali della movida di Taormina e Giardini 26 le persone arrestate

28-04-2021 10:17 - Cronaca
Taormina - Maxi operazione denominata “Alcantara” nel corso della notta da parte del Comando Provinciale di Messina in collaborazione con i Carabinieri Cacciatori di “Sicilia” e unità cinofile del Nucleo di Catania (circa 200 uomini nell'azione), ha portato all'arresto di 26 persone, in gran parte giovani appartenenti a due bande appartenenti alla famiglie mafiose dei Brunetto e Cintorrino che gestivano la distribuzione della droga nei locali della movida di Taormina e Giardini Naxos e nei centri urbani della valle dell'Alcantara, nel Messinese. Due bande sgomitate che operavano una nel territorio di Gaggi e nella valle dell'Alcantara, l'altra a Giardini Naxos e Taormina.

Durante la notte i carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Messina, su richiesta della Dda, guidata dal Procuratore Maurizio De Lucia, nei confronti di 26 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Per 13 è stato disposto il carcere, per gli altri 13 i domiciliari. Tra gli arrestati anche un minore. Giovanissimi anche molti altri indagati coinvolti nel blitz: 16 hanno tra i 18 e i 24 anni.

Provvedimeinti Restrittivi agli Arresti in carcere (12): Carmelo Maurizio Chisari (52 anni ), Mario Giovanni Chisari (21 anni ), Alfio Cicala (35 anni), Vincenzo Curia (53 anni), Vincenzo Verga (46 anni), Alfredo Mancuso (19 anni), Mario Alessandro Cutrufello (25 anni), Giuseppe Raneri (49 anni), Marco Giovanni Condorelli (29 anni), Carmelo Coco (36 anni), Antonio Cacciola (21 anni), Amorelli Gualberto (22 anni ).

Provvedimenti Restrittivi agli Arresti domiciliari: Tiziano Trimarchi (38 anni), Simone Raiti (25 anni), Leonardo Patanè (25 anni), Salvatore Sergio Corica (21 anni), Nicolò Scarinci (21 anni), Gianluca Russo (23 anni), Emanuele Grasso (25 anni), Antonino Nucifora (26 anni), Emanuele Giordano (22 anni ), Paolo Monforte (28 anni), Soufiane Ouguas (23 anni ), Carlo Di Pasquale (20 anni), Francesco Lo Presti (23 anni)

Fino al lockdown, lo spaccio della droga in alcune note discoteche e locali della movida notturna taorminese, sottolineano gli investigatori, "era gestito sulla base dei consolidati accordi di spartizione delle piazze di spaccio tra i clan mafiosi Brunetto e Cintorrino, operanti nell'area di Giarre, Fiumefreddo e Calatabiano, in provincia di Catania, i quali alimentano e controllano anche il fiorente mercato della droga nelle località turistiche della riviera ionica messinese". Nel corso delle indagini sono stati eseguiti numerosi arresti in flagranza e sequestri di narcotico che hanno documentato il "florido mercato" riconducibile a due organizzazioni criminali che si avvalevano di numerosi giovani, tra cui anche minorenni, per lo spaccio di cocaina, hashish e marijuana e ricorrevano all'intimidazione e alla violenza per il recupero dei crediti maturati a seguito della vendita della droga.


Operazione “Alcantara” - L'inchiesta della Compagnia dei Carabinieri di Taormina, denominata «Alcantara», è stata avviata a settembre 2018, dopo l'arresto in flagranza di un minore trovato con un chilo di marijuana, 15 grammi di cocaina e 11 di hashish. Le successive indagini, sviluppate dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taormina, hanno consentito di individuare le due organizzazioni criminali che gestivano il traffico: la prima nel territorio di Gaggi e nella valle dell'Alcantara, la seconda a Giardini Naxos e Taormina.

Otto persone, appartenenti al gruppo criminale di Gaggi, sono accusate di associazione finalizzata al traffico di sostante stupefacenti, mentre altre 4 sono indagate per spaccio. Oltre 30 sono gli episodi di vendita documentati dai carabinieri. Il capo della banda comprava settimanalmente carichi di cocaina e marijuana da fornitori catanesi che poi venivano smerciati con la collaborazione dei due figli, uno dei quali all'epoca minorenne, ed altri pusher stabilmente arruolati. L'organizzazione si serviva della collaborazione di alcuni ragazzi, giovanissimi, che smerciavano principalmente marijuana a loro coetanei e che custodivano la droga ricevendo come ricompensa dosi per uso personale.

Non solo droga e ma anche violenza: Nel corso dell'indagine sono state scoperte alcune estorsioni commesse per ottenere il pagamento del denaro dovuto da acquirenti morosi. In due circostanze per ottenere i soldi dovuti, gli indagati si sono appropriati delle auto dei debitori fino al pagamento del credito. Della seconda banda, che aveva base a Giardini Naxos, facevano parte 12 persone accusate di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L'organizzazione comprava stabilmente la droga sul mercato catanese grazie ai contatti del capo, un 29enne di Giardini Naxos, arrestato nel maggio 2020 dai carabinieri di Giarre perché uomo del clan mafioso "Brunetto". A seguito del suo arresto, il gruppo ha continuato comunque ad operare nel traffico di sostanze stupefacenti, sotto la direzione del suo braccio destro, un 36enne di Fiumefreddo.

I legami con la criminalità organizzata catanese consentivano ai trafficanti di acquistare grosse quantità di droga in conto vendita per poi immetterle sul mercato nella zona di frequentati locali della movida di Taormina e Giardini Naxos, oppure attraverso consegne ad acquirenti abituali. I proventi dell'attività di spaccio venivano consegnati al capo dell'organizzazione che divideva gli utili tra gli associati, reinvestendo parte dei soldi nell'acquisto di nuovi carichi.

Anche la seconda banda ricorreva alla violenza e all'intimidazione per regolare i conti connessi con il narcotraffico. Nel maggio del 2019, su disposizione del capo, alcuni esponenti del gruppo criminale hanno picchiato un giovane che si era allontanato dal "giro" e che era sospettato, quindi, di poter essere un informatore delle forze dell'ordine. Il pestaggio, avvenuto all'esterno di un noto locale della movida di Giardini Naxos, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza di un bar. La vittima fu colpita con un blocca sterzo e riportò ferite gravi.




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