Taormina: Interrogazione di D'Aveni sul contratto "illegittimo del Comandante dei Vigili Urbani" Pappalardo da 17 anni in servizio. Responsabilità a cascata dal 2001 ad oggi.
23-11-2018 15:09 - TAORMINA
A Taormina scoppia il caso “Agostino Pappalardo” una storia particolare lunga ben 17 anni che trova l’apoteosi con la determina N. 256 dell’Area Amministrativa del 26 Ottobre 2018 avente come oggetto: Agostino Pappalardo su proposta del servizio gestione del personale con descrizione “Contratto individuale di lavoro subordinato a tempo pieno ed indeterminato del dott. Pappalardo Agostino… ”.
Una determina dell’ex Segretaria Generale del Comune, Rossana Carrubba (adesso al Comune di Messina) che ha fatto esplodere il clima politico taorminese.
Il motivo della contesa? Non c’è nessun contratto di lavoro in atto tra il Comandante dei Vigili Urbani Agostino Pappalardo e il Comune di Taormina in base ai requisiti di legge e contrattuali richiesti per l’inquadramento in funzioni regionali: nello stralcio della determina si legge “nel caso di specie non è stato mai sottoscritto il contratto individuale di lavoro quale atto formalmente costitutivo del rapporto sostanziale tra il comune di Taormina e la S.S. Il contratto di lavoro tra il Comune di Taormina ed il dott. Pappalardo tuttavia non è stato rinvenuto agli atti dell’ufficio e non risulta essere mai stato firmato".
Quindi, bisogna stipulare un nuovo contratto di lavoro fra le due parti secondo le normative di legge.
Ricordiamo che il Comandante Pappalardo era stato assunto nel lontano 2001 con specifica delibera N. 265/2001 con l’istanza di mobilità presso il Comune di Taormina, proveniente dal Ministero degli Interni Dipartimento Polizia Stradale con la qualifica di Vicequestore aggiunto aveva fatto richiesta di essere trasferito nei ruoli direttivi-dirigenziali nel Comune di Taormina.
Con la delibera comunale veniva assunto con la “qualifica” di dirigente del Corpo di P.M. e gli si attribuiva il trattamento economico previsto per la figura di “I dirigente della tipologia di enti locali cui questo Comune appartiene “ stabilendo l’assunzione in servizio entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto di lavoro.
All’epoca dei fatti Sindaco di Taormina era Mario Bolognari (attuale Primo Cittadino).
Bolognari è stato chiamato in causa da un’interrogazione del consigliere di minoranza Antonio D’Aveni.
Martedi 20 Novembre ha presentato una missiva urgente all'attenzione del Sindaco Bolognari, del Segretario Comunale Antonino Bartolotta e del Presidente del Consiglio Lucia Gaberscek, avente come oggetto: "esame situazione dott. Pappalardo a seguito della determina dirigenziale area amministrativa servizio gestione del personale n. 236 del 26 Ottobre 2018".
Due cartelle dove il D’Aveni fa una lunga considerazione dei fatti chiedendo di conoscere i motivi di tale provvedimento adottato, nel 2001, da Bolognari.
L'interrogante conclude con la richiesta di dimissioni dello stesso primo cittadino e dell’Assessore al Personale Calatabiano.
Nell’interrogazione D’Aveni scrive: "atteso che dalla suddetta determina emergono gravi violazioni di legge nell’inter assunzionale del dott. Agostino Pappalardo, al punto che ad oggi lo stesso è privo di un regolare contratto di lavoro con questo Ente... ad oggi il Pappalardo si trova in una situazione di grave irregolarità avendo un rapporto esclusivamente di fatto, tale situazione – si legge nell’interrogazione – è nota al Sindaco non solo perché la determina dirigenziale è stata pubblicata all’albo pretorio... con nota prot. N. 25533 del 31 ottobre 2018 il segretario generale trasmetteva la determina in oggetto allo stesso informandolo della gravità della situazione e della necessità di adottare con urgenza ogni atto di sua competenza, stante l’evidenza dell’impossibilità del dott. Pappalardo di proseguire il rapporto di lavoro di fatto con il Comune”.
Si legge nell’interrogazione: ”ad oggi il Sindaco non ha adottato nessun provvedimento... considerato che danno ancor più grave all’Ente emerge della circostanza che il Pappalardo come descritto nella determina, percepisce dal suo trasferimento al Comune di Taormina, il trattamento economico da dirigente degli enti locali, pur non possedendo tale qualifica"
Continuando la lettura dell'interrogazione consigliare, si legge: “la delibera di Giunta Municipale 256/2001... è illegittima... nella pubblica amministrazione alla qualifica dirigenziale si accede solo per concorso…”
"Con tale atto del 2001 il Sindaco ha recato pregiudizio all’ente consistente nel consentire al dott. Pappalardo di percepire il trattamento economico da dirigente pur non spettandogli... ancora oggi continua a garantire questa situazione di illegittimità iniziata durante il suo secondo mandato nel 2001".
Fatto questa premessa nella seconda parte dell’interrogazione il consigliere di opposizione Antonio D’Aveni scrive quanto segue:
"Di avere delucidazioni sulle motivazioni che hanno spinto il Sindaco Bolognari all’epoca a non dare seguito al completamento dell’iter di assunzione del dott. Pappalardo, visto che era stato scritto nella delibera 256/2001…..”l’assunzione in servizio entro trenta giorni dalla stipula del contratto di lavoro”.
Di conoscere i motivi per i quali il Sindaco ha stabilito di attribuire il trattamento economico da dirigente al dott. Pappalardo pur sapendo che lo stesso rivestiva nella Polizia la qualifica di Vicequestore aggiunto, che come è noto è una qualifica di funzionario direttivo e non di dirigente.
Di conoscere le motivazioni per le quali il Sindaco pur essendo a conoscenza delle gravi irregolarità, non ha adottato nessun provvedimento in merito, consentendo altresi il perpetuarsi del danno erariale connesso all’esborso stipendiale.
Qualora permanga quanto presso si
Chiede le dimissioni dell’assessore al personale e del sindaco che colpevolmente rinviano ogni necessaria azione utile a far cessare la situazione di illegittimità perdurante dal 2001 e prima fra tutte la necessaria nomina del responsabile dell’area amministrativa del Comune di Taormina e quindi della gestione del personale, lasciata colpevolmente vacante dopo la cessazione dal servizio da parte della segretaria Carrubba.
Laddove non vengano adottati i provvedimenti necessari a rimuovere la situazione di illegittimità si provvederà ad informare la Procura della Repubblica per le valutazioni di competenza." (Taormina, 20 Novembre 2018 Firmato Antonio D’Aveni).
Alla luce di quanto sta verificandosi a Taormina, qualche domanda ce la poniamo: possibile che in 17 anni nessuno sapesse? Nessuno avesse controllato l'assenza o meno di documenti inerenti l'assunzione? Eppure molti amministratori, anche tra le file del Consiglio Comunale di oggi, fino alle scorse legislazioni cittadine, hanno ricoperto ruoli amministrativi di prestigio, ma il caso scoppia solo ora con la classica modalità di 'responsabilità a cascata'.
Fonte: Redazione