S. Alessio Siculo: Il Consiglio Comunale chiede lo stato di calamità naturale. Mozione del capogruppo Rosario Trischitta.
17-02-2014 18:28 - VALLE DELL´AGRO´
Il Consiglio Comunale di S. Alessio ha chiesto lo stato di calamità naturale a seguito della violenta mareggiata che ha colpito la cittadina del Capo lo scorso 31 Gennaio e 1 e 2 Febbraio scorso che ha causato ingenti danni, oltre a mettere a repentaglio l´incolumità dei cittadini.
Molte abitazioni sono state invase dalle onde del mare, oltre ai detriti che hanno provocato seri danni. Lungo il tratto di lungomare soprattutto in prossimità dell´Hotel Kennedy, il post -mareggiata, ha provocato l´accumulo di sabbia e pietre . Dai sopralluoghi effettuati il quadro che si è presentato ai funzionari dell´ufficio tecnico è impressionante: abbassamento dei marciapiedi, avvallamento di alcuni tratti della manto stradale, per non parlare della ringhiera di protezione che è stata completamente asportata, lesioni alla barriera soffolta. Come dichiarato dall´Arch. Faranna durante la seduta del consiglio comunale per i primi interventi urgenti necessari occorrono circa 25.000,00 Euro.
Rosario Trischitta: "Putroppo la mareggiata ci ha fatto rendere conto della situazione la priorità è salvaguardare le famiglie di S. Alessio, grazie all´impegno dell´Amministrazione si potrà portare la sabbia nelle zone più a rischio, questa è la priorità".
Al riguardo il capogruppo di maggioranza ha presentato una mozione di indirizzo: " Stanti i danni evidentissimi generatisi dalle violente mareggiate del 31 Gennaio e 1-2 febbraio 2014, per i quali, in codesta seduta di Consiglio viene richiesta la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Considero che in alcuni tratti del paese la spiaggia - si legge nella mozione - è venuta a mancare completamente e che alla foce del torrente Agrò si è depositata oltre la naturale linea di battigia un abbondante quantitativo di sabbia gi lavorata dal mare. Si richiede - continua Rosario Trischitta - che codesta amministrazione si attivi all´ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla effettuazione dei prelievi in emergenza di sabbia presso la foce del Torrente Agrò con mezzi meccanici a totale carico e spese del Comune, al fine di mettere in sicurezza le zone più colpite dall´erosione marina ripascendo i tratti maggiormente interessati. Si precisa che i prelievi potranno essere eseguiti solo oltre la linea naturale di battigia dal lato spondale di S. Alessio Siculo e che siccome trattasi già di materiale in acqua si presume non necessiti di analisi di compatibilità e caratterizzazione".
Al capogruppo di maggioranza replica l´arch. Faranna: La sabbia del Torrente Agrò è su demanio marittimo ed è difficile l´autorizzazione al prelievo. Per la sabbia a mare è ancor più difficile in quanto si richiedono analisi impossibili da sostenere per cui si è abbandonato tale idea. Sia da Torrente Agrò che da sott´acqua non è possibile prelevare la sabbia, la forma pi veloce è il prelievo laddove vi è un esubero di sabbia ad esempio a monte del Torrente Agrò".
Giuseppe Riggio: "La calamità continua e sarà sempre la mancanza di spiaggia, questo fa che il mare arrivi a ridosso delle case. Per il rinascimento bisogna fare attenzione a non mettere terra non trattata perché altrimenti non ci si potrà fare il bagno".
Durante la seduta è intervenuto il primo cittadino Rosanna Fichera: " Prima della mareggiata siamo stati a Roma per chiedere un finanziamento al Ministero dell´Ambiente che ha già finanziato il primo rinascimento, siamo in pericolo permanente perché manca l´arenile per cui anche una mareggiata causa danni ingenti. Per quanto riguardo i finanziamenti ci è stato detto che al momento non vi sono risorse. Ci siamo attivati presso i vari Enti, come la Protezione Civile, abbiamo incontrato a Palermo il commissario straordinario, all´autorità portuale di Messina per prelevare il materiale da Tremestieri, la risposta è stata negativa.
Siamo stati anche all´Assessorato Territorio Ambiente che ci ha inserito in un parco progetti, ma anche qui non ci sono i soldi per finanziare gli interventi. Dobbiamo essere compatti - dichiara nel suo intervento il Sindaco - per ottenere le autorizzazioni per prelevare il materiale dal Torrente e portarlo a mare.
Il monito del primo cittadino è stato accolto dal Consiglio Comunale che ha vota in maniera "unanime" la richiesta dello stato di calamit naturale.
Molte abitazioni sono state invase dalle onde del mare, oltre ai detriti che hanno provocato seri danni. Lungo il tratto di lungomare soprattutto in prossimità dell´Hotel Kennedy, il post -mareggiata, ha provocato l´accumulo di sabbia e pietre . Dai sopralluoghi effettuati il quadro che si è presentato ai funzionari dell´ufficio tecnico è impressionante: abbassamento dei marciapiedi, avvallamento di alcuni tratti della manto stradale, per non parlare della ringhiera di protezione che è stata completamente asportata, lesioni alla barriera soffolta. Come dichiarato dall´Arch. Faranna durante la seduta del consiglio comunale per i primi interventi urgenti necessari occorrono circa 25.000,00 Euro.
Rosario Trischitta: "Putroppo la mareggiata ci ha fatto rendere conto della situazione la priorità è salvaguardare le famiglie di S. Alessio, grazie all´impegno dell´Amministrazione si potrà portare la sabbia nelle zone più a rischio, questa è la priorità".
Al riguardo il capogruppo di maggioranza ha presentato una mozione di indirizzo: " Stanti i danni evidentissimi generatisi dalle violente mareggiate del 31 Gennaio e 1-2 febbraio 2014, per i quali, in codesta seduta di Consiglio viene richiesta la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Considero che in alcuni tratti del paese la spiaggia - si legge nella mozione - è venuta a mancare completamente e che alla foce del torrente Agrò si è depositata oltre la naturale linea di battigia un abbondante quantitativo di sabbia gi lavorata dal mare. Si richiede - continua Rosario Trischitta - che codesta amministrazione si attivi all´ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla effettuazione dei prelievi in emergenza di sabbia presso la foce del Torrente Agrò con mezzi meccanici a totale carico e spese del Comune, al fine di mettere in sicurezza le zone più colpite dall´erosione marina ripascendo i tratti maggiormente interessati. Si precisa che i prelievi potranno essere eseguiti solo oltre la linea naturale di battigia dal lato spondale di S. Alessio Siculo e che siccome trattasi già di materiale in acqua si presume non necessiti di analisi di compatibilità e caratterizzazione".
Al capogruppo di maggioranza replica l´arch. Faranna: La sabbia del Torrente Agrò è su demanio marittimo ed è difficile l´autorizzazione al prelievo. Per la sabbia a mare è ancor più difficile in quanto si richiedono analisi impossibili da sostenere per cui si è abbandonato tale idea. Sia da Torrente Agrò che da sott´acqua non è possibile prelevare la sabbia, la forma pi veloce è il prelievo laddove vi è un esubero di sabbia ad esempio a monte del Torrente Agrò".
Giuseppe Riggio: "La calamità continua e sarà sempre la mancanza di spiaggia, questo fa che il mare arrivi a ridosso delle case. Per il rinascimento bisogna fare attenzione a non mettere terra non trattata perché altrimenti non ci si potrà fare il bagno".
Durante la seduta è intervenuto il primo cittadino Rosanna Fichera: " Prima della mareggiata siamo stati a Roma per chiedere un finanziamento al Ministero dell´Ambiente che ha già finanziato il primo rinascimento, siamo in pericolo permanente perché manca l´arenile per cui anche una mareggiata causa danni ingenti. Per quanto riguardo i finanziamenti ci è stato detto che al momento non vi sono risorse. Ci siamo attivati presso i vari Enti, come la Protezione Civile, abbiamo incontrato a Palermo il commissario straordinario, all´autorità portuale di Messina per prelevare il materiale da Tremestieri, la risposta è stata negativa.
Siamo stati anche all´Assessorato Territorio Ambiente che ci ha inserito in un parco progetti, ma anche qui non ci sono i soldi per finanziare gli interventi. Dobbiamo essere compatti - dichiara nel suo intervento il Sindaco - per ottenere le autorizzazioni per prelevare il materiale dal Torrente e portarlo a mare.
Il monito del primo cittadino è stato accolto dal Consiglio Comunale che ha vota in maniera "unanime" la richiesta dello stato di calamit naturale.