Nascono le borse di studio intitolate a Giuseppe La Loggia: per tesi sull’Autonomia.
01-03-2019 23:58 - Cultura
“Montanelli disse che quando La Loggia dovette dimettersi da presidente della Regione (1956) lasciò un vuoto e …87 deputati, orfani di lui, di Alessi e Restivo. A questa figura di sognatore ma con i cassetti aperti, ove teneva bene in vista e fattivamente perseguiti i suoi sogni di autonomia per la nostra Isola, rendiamo omaggio nel 25° dalla scomparsa con un’iniziativa che guarda ai giovani per un futuro che veda una Sicilia forte che ponga fine all’attuale economia a due velocità della quale non gode neanche il Nord e che indebolisce il Paese nei rapporti con le altre nazioni” così il presidente della commissione Statuto, Elvira Amata, nel proprio ruolo di padrona di casa, aprendo i lavori dell’incontro odierno in Sala Rossa organizzato dal Centro Studi Giuseppe La Loggia con l’Università di Palermo e l’Ars per ufficializzare l’istituzione di 6 borse di studio (1000 euro netti) destinati a laureandi in Giurisprudenza o Scienze politiche per l’anno 2019/‘20.
Borse riservate a tesi su riforma dello Statuto così come su contenzioso finanziario Stato-Sicilia o ancora su clausola di salvaguardia nel regionalismo differenziato, temi ai quali, proprio oggi e su proposta del professor Alessandro Bellavista (direttore di Scienze politiche Unipa) si è aggiunto Il pensiero di Giuseppe La Loggia sull’autonomia.

Lo stato maggiore del Centro, il revisore Pietro Busetta, il vicepresidente Salvatore Bordonali e il tesoriere Gianfranco Amenta ad accompagnare il presidente onorario Enrico La Loggia e il presidente Adelfio Elio Cardinale il quale ha sottolineato “il momento difficile e anche confuso, quando ancora si deve capir bene cosa sarà il regionalismo differenziato e, per questo, occorre tenere viva l’attenzione” dando di fatto l’acchito a Enrico La Loggia anche per il suo ruolo di presidente della Commissione paritetica Stato-Regione che ha stigmatizzato la diffusa ignoranza, pure in ambiti istituzionali, nei confronti del nostro Statuto: “c’è chi non sa nemmeno della sua esistenza, così come, del resto, in molti non sanno che esiste o a cosa serva la commissione che presiedo e che, in pochi mesi, ha già esitato provvedimenti di calibro: dalla liberazione di 100milioni per le nostre imprese, bloccati dal 1998, al trasferimento di immobili dallo Stato alla Regione, passando per la modifica del Consiglio di giustizia amministrativa”.
