Il savocese Sergio Lombardo del Liceo Classico vince il premio Certamen di letteratura Latina.
17-02-2015 16:33 - SPETTACOLI
Il savocese Sergio Lombardo della classe IV sez. C del Liceo Classico di Santa Teresa di Riva dell´Istituto di Istruzione Superiore "Caminiti-Trimarchi" si è aggiudicato il primo premio, di euro 800, del Certamen di Letteratura Scientifica e Tecnica greca e latina, organizzato dal Liceo "Concetto Marchesi" di Mascalucia in collaborazione con il Centrum Latinitatis Europae della Sicilia Orientale, con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne di Messina e il Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania.
Si tratta di una competizione nazionale per i Licei e le Università, giunta alla seconda edizione, che prevede la traduzione ed il commento linguistico e stilistico-letterario di un passo greco o latino di Letteratura scientifica, per ribadire la centralità della cultura classica anche all´interno dei saperi relativi alla Scienza e alla Tecnica. Quest´anno i 145 partecipanti si sono cimentati nella traduzione di un brano sulla "Scienza pedagogica nella cultura latina", tratto dal II libro dell´ "Institutio Oratoria" di Marco Fabio Quintiliano, intitolato "Precetti per un buon maestro". Il testo con cui gli studenti si sono confrontati era incentrato sui consigli che Quintiliano, il primo docente di retorica della storia ad essere stipendiato dallo Stato, rivolge a chiunque voglia intraprendere la carriera di insegnante e desideri essere definito un buon maestro.
In particolare, Quintiliano raccomanda ai precettori di non essere né eccessivamente severi e rigidi, in modo tale da non spaventare ed intimidire gli alunni, né troppo permissivi ed allegri, affinché gli studenti non dimentichino il giusto rispetto nei confronti delle regole e dell´autorevolezza degli adulti. Tanta soddisfazione è stata espressa dalla docente di Latino del Liceo Classico, Giusy Gregorio, che ha sottolineato come l´esercizio della traduzione dai testi antichi sia il più formativo e dinamico per la mente dei giovani. L´analisi sistematica di un brano latino non solo permette, infatti, di cogliere messaggi educativi attuali e utili anche oggi, ma anche di stimolare attitudini al ragionamento, alla critica e alla comprensione, abilità che arricchiscono il portfolio delle competenze degli studenti e la loro possibilità di studiare e lavorare in ogni contesto.
Chi non riconosce questa feconda interdisciplinarità del Latino, è destinato ad una forma miope e parziale della conoscenza, che, favorendo un´eccessiva semplificazione del sapere, finisce per rendere sterili le coscienze critiche dei giovani. Come suggerisce l´illustre Luciano Canfora "Tradurre da una lingua come il Greco, come il Latino, esige un salto intuitivo dalla successione delle parole al senso complessivo di ogni periodo ed è quello l´esercizio più importante, un procedimento mentale entusiasmante, di grandissima utilità, rispetto al quale il problema del «a che mi serve?» perde qualunque significato, perché se io l´ho fatto per alcuni anni della mia carriera scolastica e poi farò il medico, o l´ingegnere o farò l´artista di teatro, quell´esercizio mi sarà stato preziosissimo". Vivo compiacimento è stato espresso anche dalla dirigente scolastica Carmela Maria Lipari, che si è complimentata con Sergio Lombardo per il significativo traguardo raggiunto, frutto di uno studio accurato e costante.
Si tratta di una competizione nazionale per i Licei e le Università, giunta alla seconda edizione, che prevede la traduzione ed il commento linguistico e stilistico-letterario di un passo greco o latino di Letteratura scientifica, per ribadire la centralità della cultura classica anche all´interno dei saperi relativi alla Scienza e alla Tecnica. Quest´anno i 145 partecipanti si sono cimentati nella traduzione di un brano sulla "Scienza pedagogica nella cultura latina", tratto dal II libro dell´ "Institutio Oratoria" di Marco Fabio Quintiliano, intitolato "Precetti per un buon maestro". Il testo con cui gli studenti si sono confrontati era incentrato sui consigli che Quintiliano, il primo docente di retorica della storia ad essere stipendiato dallo Stato, rivolge a chiunque voglia intraprendere la carriera di insegnante e desideri essere definito un buon maestro.
In particolare, Quintiliano raccomanda ai precettori di non essere né eccessivamente severi e rigidi, in modo tale da non spaventare ed intimidire gli alunni, né troppo permissivi ed allegri, affinché gli studenti non dimentichino il giusto rispetto nei confronti delle regole e dell´autorevolezza degli adulti. Tanta soddisfazione è stata espressa dalla docente di Latino del Liceo Classico, Giusy Gregorio, che ha sottolineato come l´esercizio della traduzione dai testi antichi sia il più formativo e dinamico per la mente dei giovani. L´analisi sistematica di un brano latino non solo permette, infatti, di cogliere messaggi educativi attuali e utili anche oggi, ma anche di stimolare attitudini al ragionamento, alla critica e alla comprensione, abilità che arricchiscono il portfolio delle competenze degli studenti e la loro possibilità di studiare e lavorare in ogni contesto.
Chi non riconosce questa feconda interdisciplinarità del Latino, è destinato ad una forma miope e parziale della conoscenza, che, favorendo un´eccessiva semplificazione del sapere, finisce per rendere sterili le coscienze critiche dei giovani. Come suggerisce l´illustre Luciano Canfora "Tradurre da una lingua come il Greco, come il Latino, esige un salto intuitivo dalla successione delle parole al senso complessivo di ogni periodo ed è quello l´esercizio più importante, un procedimento mentale entusiasmante, di grandissima utilità, rispetto al quale il problema del «a che mi serve?» perde qualunque significato, perché se io l´ho fatto per alcuni anni della mia carriera scolastica e poi farò il medico, o l´ingegnere o farò l´artista di teatro, quell´esercizio mi sarà stato preziosissimo". Vivo compiacimento è stato espresso anche dalla dirigente scolastica Carmela Maria Lipari, che si è complimentata con Sergio Lombardo per il significativo traguardo raggiunto, frutto di uno studio accurato e costante.