Archeoclub: Nel nome dei padri… basiliani, visita a S. Pietro con Afi e scuole
30-03-2022 19:58 - Cultura
Il 2022 di Archeoclub Area Ionica Messina è iniziato e proseguirà sotto il segno dei monaci italo-greci, poi definiti “basiliani”, che hanno caratterizzato la vita monastica, sociale ed artistica nella provincia di Messina.
È quanto è stato discusso, il 26 marzo, durante l’assemblea dei soci del sodalizio guidato da Filippo Brianni, che si è tenuta in un locale nei pressi dell’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo. “L’idea è quella di approfondire lo studio e l’incidenza dei basiliani nel Valdemone – ha detto Filippo Brianni - e soprattutto di trasmettere questo patrimonio identitario alle nuove generazioni”.
In questa ottica l’assemblea è stata preceduta da una visita presso l’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, guidata dalla vice presidente di Archeoclub, Ketty Tamà. Vi hanno preso parte, oltre ai soci Archeoclub presenti, anche i soci dell’Afi011 e del Cinit, coordinati dal loro presidente (nonché socio Archeoclub e componente dell’Osservatorio beni culturali dell’Unione) Massimo Caminiti, e gli alunni della I Liceo Classico “Caminiti-Trimarchi” di S.Teresa di Riva, guidati dalla prof. Francesca Gullotta. Questi ultimi stanno lavorando ad un'app turistico-divulgativa sui monasteri italo-greci del Valdemone. E proprio questo l’indirizzo dato da Ketty Tamà alla visita: illustrare differenze e analogie tra S. Pietro di Casalvecchio e gli altri monasteri italo-greci della provincia e valorizzare “l'apoteosi della rivoluzione culturale che Ruggero I e Ruggero II indussero in questa terra”, come ha riferito la stessa vice presidente.
L’attività di studio e divulgazione proseguirà con visite guidate presso gli altri monasteri e la tematica basiliana che sarà al centro anche dell’annuale evento del Solstizio d’Agro, il 21 giugno. Durante l’Assemblea, il direttivo ha anche comunicato che Archeoclub collaborerà ai progetti sui borghi nell’ambito del Pnrr avviati dai comuni di “Montalbano-Roccafiorita-Gallodoro” e “Casalvecchio-Limina-Antillo”. In programma anche iniziative legate agli eventi pasquali del territorio (I Sepolcri di Fiumedinisi; A Cerca di Casalvecchio; le feste dell’Alloro di Forza d’Agrò e dell’Angelo di Mongiuffi Melia), alla presentazione di libri e tesi di laurea sulle tematiche culturali del territorio, alcuni progetti a S. Alessio Siculo e nell’area termale jonica e si proseguirà con la mappatura dei beni culturali del territorio con QrCode, già in buona parte realizzata da Archeoclub ed alcune iniziative editoriali. L’associazione prenderà parte anche alle iniziative lanciate da Archeoclub nazionale, su tutte “Chiese Aperte”, a maggio, e la Borsa Internazionale del turismo archeologico di Paestum, in autunno.
È quanto è stato discusso, il 26 marzo, durante l’assemblea dei soci del sodalizio guidato da Filippo Brianni, che si è tenuta in un locale nei pressi dell’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo. “L’idea è quella di approfondire lo studio e l’incidenza dei basiliani nel Valdemone – ha detto Filippo Brianni - e soprattutto di trasmettere questo patrimonio identitario alle nuove generazioni”.
In questa ottica l’assemblea è stata preceduta da una visita presso l’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, guidata dalla vice presidente di Archeoclub, Ketty Tamà. Vi hanno preso parte, oltre ai soci Archeoclub presenti, anche i soci dell’Afi011 e del Cinit, coordinati dal loro presidente (nonché socio Archeoclub e componente dell’Osservatorio beni culturali dell’Unione) Massimo Caminiti, e gli alunni della I Liceo Classico “Caminiti-Trimarchi” di S.Teresa di Riva, guidati dalla prof. Francesca Gullotta. Questi ultimi stanno lavorando ad un'app turistico-divulgativa sui monasteri italo-greci del Valdemone. E proprio questo l’indirizzo dato da Ketty Tamà alla visita: illustrare differenze e analogie tra S. Pietro di Casalvecchio e gli altri monasteri italo-greci della provincia e valorizzare “l'apoteosi della rivoluzione culturale che Ruggero I e Ruggero II indussero in questa terra”, come ha riferito la stessa vice presidente.
L’attività di studio e divulgazione proseguirà con visite guidate presso gli altri monasteri e la tematica basiliana che sarà al centro anche dell’annuale evento del Solstizio d’Agro, il 21 giugno. Durante l’Assemblea, il direttivo ha anche comunicato che Archeoclub collaborerà ai progetti sui borghi nell’ambito del Pnrr avviati dai comuni di “Montalbano-Roccafiorita-Gallodoro” e “Casalvecchio-Limina-Antillo”. In programma anche iniziative legate agli eventi pasquali del territorio (I Sepolcri di Fiumedinisi; A Cerca di Casalvecchio; le feste dell’Alloro di Forza d’Agrò e dell’Angelo di Mongiuffi Melia), alla presentazione di libri e tesi di laurea sulle tematiche culturali del territorio, alcuni progetti a S. Alessio Siculo e nell’area termale jonica e si proseguirà con la mappatura dei beni culturali del territorio con QrCode, già in buona parte realizzata da Archeoclub ed alcune iniziative editoriali. L’associazione prenderà parte anche alle iniziative lanciate da Archeoclub nazionale, su tutte “Chiese Aperte”, a maggio, e la Borsa Internazionale del turismo archeologico di Paestum, in autunno.