Taormina perde il FilmFest, si prova con la Fondazione.
10-05-2017 01:31 - SPETTACOLI
Taormina - Salta la 63a edizione del Taormina Film Fest e con lei le sponsorizzazioni già ottenute per oltre 600 mila euro e quelle sulle quali si stava lavorando. Intanto i dipendenti del Comitato Taormina Arte, che non hanno mai smesso di lavorare, devono ancora incassare 13 stipendi e una tredicesima.
Una situazione disastrosa, quella di TaoArte, che si trascina da anni, mentre l´unica luce in fondo al tunnel potrebbe essere la trasformazione in fondazione, per la quale sembra manchino solo gli ultimi passaggi. Per il 2017 la Regione Sicilia ha disposto un contributo di oltre 780 mila euro con il quale si dovrebbe sanare almeno parzialmente la situazione dei 12 dipendenti (compreso il segretario generale Ninni Panzera) e dei cinque tecnici a tempo determinato, cui invece spettano ancora 2-3 mesi di stipendio e il tfr. Un pasticcio anche il problema dei mancati contributi, ma pare che in questo caso la confusione l´abbia fatta l´Inps e questo aspetto della vertenza dovrebbe sanarsi senza troppi problemi.
«L´annullamento del festival ci ha amareggiato parecchio», dichiara Milena Privitera, figura storica di Taormina Arte, «abbiamo continuato a lavorare nonostante la mancanza dello stipendio per senso di responsabilità, nonostante la dominazione di chi viene da fuori, comanda e, magari, anche critica. Vorrei che fosse chiaro che nessuno di noi ha l´anello al naso. Chi è in organico da meno tempo lo è da almeno 20 anni e nonostante ciò non c´è stato molto rispetto nei nostri confronti. Non è ammissibile che chi lavora non sia retribuito: così non è lavoro ma schiavitù».
Deluso ovviamente Lino Chiechio, responsabile di Videobank, che si era aggiudicata la gestione dell´edizione 2017 del Taormina Film Fest. La società catanese ha dovuto rinunciare per la sentenza del Tar, che ha annullato il bando dopo il ricorso presentato dalla Agnus Dei di Tiziana Rocca, che aveva organizzato la rassegna negli ultimi anni ma che era stata esclusa per avere presentato in ritardo la documentazione.
«Abbiamo liberato dagli impegni Russell Crowe, che aveva accettato di svolgere il ruolo di presidente della giuria del festival», spiega Chiechio, «e disdetto gli accordi già definiti con Al Pacino, Francis Ford Coppola, Tim Roth, Pierce Brosnan, Tim Robbins e Matthew Modine, oltre alla rappresentanza del cinema italiano. Annullati anche gli accordi con le case di produzione per le proiezioni delle prime al Teatro Antico». Resta a casa anche il regista Francis Ford Coppola, che aveva dato la disponibilità per una lezione di cinema e per organizzare a Taormina nei giorni del festival la serata in ricordo dei 45 anni de II Padrino, che invece si è svolta al Radio City Music Hall di New York.
«La Sicilia e Taormina hanno perso una possibilità di promozione con un danno di immagine che difficilmente sarà recuperabile», aggiunge ancora Chiechio. Mesi e mesi di lavoro, di entusiasmo e di impegni buttati letteralmente al vento. «Abbiamo più volte cercato, sempre tenendo conto di una sentenza che non condividiamo ma rispettiamo, una soluzione con Taormina Arte e con l´assessorato regionale al Turismo per non vanificare il nostro lavoro e non danneggiare la nostra immagine e quella della Sicilia, ma nostro malgrado hanno deciso di scegliere altre strade».
Resta comunque il fatto che al momento alla Videobank non è stato notificato nulla di ufficiale dal Comitato Taormina Arte in merito alla decisione del Òàã Sembra che si sia al lavoro per una mini rassegna che si dovrebbe concludere con la serata dei Nastri d´Argento, ma al momento si tratta solo di on dit da confermare
Una situazione disastrosa, quella di TaoArte, che si trascina da anni, mentre l´unica luce in fondo al tunnel potrebbe essere la trasformazione in fondazione, per la quale sembra manchino solo gli ultimi passaggi. Per il 2017 la Regione Sicilia ha disposto un contributo di oltre 780 mila euro con il quale si dovrebbe sanare almeno parzialmente la situazione dei 12 dipendenti (compreso il segretario generale Ninni Panzera) e dei cinque tecnici a tempo determinato, cui invece spettano ancora 2-3 mesi di stipendio e il tfr. Un pasticcio anche il problema dei mancati contributi, ma pare che in questo caso la confusione l´abbia fatta l´Inps e questo aspetto della vertenza dovrebbe sanarsi senza troppi problemi.
«L´annullamento del festival ci ha amareggiato parecchio», dichiara Milena Privitera, figura storica di Taormina Arte, «abbiamo continuato a lavorare nonostante la mancanza dello stipendio per senso di responsabilità, nonostante la dominazione di chi viene da fuori, comanda e, magari, anche critica. Vorrei che fosse chiaro che nessuno di noi ha l´anello al naso. Chi è in organico da meno tempo lo è da almeno 20 anni e nonostante ciò non c´è stato molto rispetto nei nostri confronti. Non è ammissibile che chi lavora non sia retribuito: così non è lavoro ma schiavitù».
Deluso ovviamente Lino Chiechio, responsabile di Videobank, che si era aggiudicata la gestione dell´edizione 2017 del Taormina Film Fest. La società catanese ha dovuto rinunciare per la sentenza del Tar, che ha annullato il bando dopo il ricorso presentato dalla Agnus Dei di Tiziana Rocca, che aveva organizzato la rassegna negli ultimi anni ma che era stata esclusa per avere presentato in ritardo la documentazione.
«Abbiamo liberato dagli impegni Russell Crowe, che aveva accettato di svolgere il ruolo di presidente della giuria del festival», spiega Chiechio, «e disdetto gli accordi già definiti con Al Pacino, Francis Ford Coppola, Tim Roth, Pierce Brosnan, Tim Robbins e Matthew Modine, oltre alla rappresentanza del cinema italiano. Annullati anche gli accordi con le case di produzione per le proiezioni delle prime al Teatro Antico». Resta a casa anche il regista Francis Ford Coppola, che aveva dato la disponibilità per una lezione di cinema e per organizzare a Taormina nei giorni del festival la serata in ricordo dei 45 anni de II Padrino, che invece si è svolta al Radio City Music Hall di New York.
«La Sicilia e Taormina hanno perso una possibilità di promozione con un danno di immagine che difficilmente sarà recuperabile», aggiunge ancora Chiechio. Mesi e mesi di lavoro, di entusiasmo e di impegni buttati letteralmente al vento. «Abbiamo più volte cercato, sempre tenendo conto di una sentenza che non condividiamo ma rispettiamo, una soluzione con Taormina Arte e con l´assessorato regionale al Turismo per non vanificare il nostro lavoro e non danneggiare la nostra immagine e quella della Sicilia, ma nostro malgrado hanno deciso di scegliere altre strade».
Resta comunque il fatto che al momento alla Videobank non è stato notificato nulla di ufficiale dal Comitato Taormina Arte in merito alla decisione del Òàã Sembra che si sia al lavoro per una mini rassegna che si dovrebbe concludere con la serata dei Nastri d´Argento, ma al momento si tratta solo di on dit da confermare