Divani&Viadotti
S. Teresa di Riva: Sotto Viadotto Portosalvo A18 una discarica a cielo aperto. A chi compete il risanamento del loco?
01-10-2018 13:19 - S. TERESA DI RIVA
A chi compete l´attenzione, la cura e la difesa del territorio? A chi spetta il controllo? Domande che trovano risposte al "gioco del rimpallo" di competenze tra enti.
Un Comune (con meriti nella raccolta differenziata dall´entrata in vigore del regime) poco sollecito, Comitati di Quartiere interessati ai festini, CAS indaffarato in altri compiti?
Tant´è che impera l´inciviltà di chi non rispetta l´ambiente buttando i propri rifiuti (dall´ arredamento ai mezzi meccanici o d´inerti edilizi, ce n´è per tutti i gusti), rimanendo impunito.
Chi deve intervenire a ripulire il suolo sottostante il viadotto di Portosalvo dell´A18 che versa in queste condizioni?
In attesa di un maggior controllo del territorio, la mano incivile e criminale dell´uomo (cittadino santateresino?) è sempre lunga nel gettare il proprio rifiuto, "in barba" all´impegno della raccolta differenziata e all´esistenza di un centro di raccolta, in zona Catalmo.
Eppure non potrebbe essere altrimenti, le immagini parlano chiaro: c´è chi deturpa nella consapevolezza di rimanere "un invisibile" e danneggia "in primis" chi in quell´area abita o lavora.
Se si pensa che nei pressi del sotto viadotto, a pochi passi della discarica, c´è chi coltiva il proprio orto per il piacere di coltivare il pomodoro o la pannocchia di mais a "mt zero" mentre i ratti infestano la zona, si rabbrividisce. E´ facile trovare le carcasse di questi animaletti, vittime delle auto che transitano lì abitualmente.
Con la denuncia fotografica si tenta di far prendere, presto, coscienza del pericolo sanitario e si risani la porzione di terreno offeso, per il rispetto della cittadinanza santateresina che lì vive e ci lavora.
E´ in questi giorni l´impiantistica delle "fototrappole" per chi getta rifiuti in città, ci chiediamo se anche il sottopasso autostradale sarà interessato da questa iniziativa.
Appare fantascientifico venire a sapere che in altre parti d´Italia si concepiscono "unità abitative" o di "turbine eoliche" per il recupero dello spazio non utilizzato dei viadotti della Salerno-Reggio Calabria (come riportano ad esempio i progetti di Oxo Architects e di Solar Wind), mentre qui si rimane fermi ad utilizzare quello spazio come micro discariche a cielo aperto.
Fonte: Rosa Anna Salsa