Nuova emergenza idrica a Messina. Dopo una rottura di una condotta, parte della città senza acqua.
04-11-2015 18:51 - News MESSINA e PROVINCIA
Neanche il tempo di tornare alla normalità e Messina ripiomba in piena emergenza idrica. Uno smottamento del terreno ßç località Calatabiano, nel Catanese, ha causato una fenditura di diversi centimetri alla condotta idrica che rifornisce d´acqua la città dello Stretto, riparata venerdì scorso, costringendo l´Amam, l´Azienda meridionale acque di Messina, a interrompere nuovamente la distribuzione.
Quasi tutta la città era ritornata alla normalità, a eccezione dellazona di Santa Luda sopra Contesse, dove sino a ieri mattina erano state dirottate dieci autobotti (quattro del Comune, tré dell´Esercito e tré del Corpo Forestale Regionale). La rottura della condotta è avvenuta nello stesso punto dove era stata saldata tré giorni prima.
I tecnici temevano comunque che il maltempo potesse provocare altri smottamenti, e conscguentemente nuovi danni alla condotta, e per questo motivo avevano provveduto a realizzare una sorta di bypass con la vecchia condotta dell´Alcantara, da utilizzare proprio in caso d´emergenza. Un intervento certamente non sufficiente a garantire la stessa portata d´acqua della prin- Si tenta di riattivare la distribuzione con autobotti e attraverso la vecchie tubature dell´Alcantara cipale, ma che sicuramente servirà a limitare i disagi. In questo caso la portata d´acqua, infatti, è di 300 litri al secondo, contro gli 800 della condotta principale di Calatabiano. Ieri pomeriggio, intanto, nel palazzo della Prefettura si è riunita l´Unità di crisi alla presenza del capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Erano presenti anche il prefetto di Messina, Stefano Trotta, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, e il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. «Non faremo sconti a nessuno - ha detto Crocetta -. Bisogna immediatamente ripristinare la linea con interventi fatti con la testa e non con i piedi. Laddove qualche struttura locale non è m grado, è chiaro che faremo un intervento sostitutivo perché i cittadini di Messina non possono pagare le inadempienze di altri».
«La parte alta della città di Messina per motivi strutturali non sarà alimentata dal bypass sino a quando non si risolve la questione della frana e della condotta - ha spiegato il capo della Protezione civile -. Quella zona verrà potenziata con le autobotti». Da domani ritorneranno le navi cisterna per rifornire la vasca di Torre Vittoria che approvvigiona parte del centro cittadino. Per i tecnici ci vorranno tra i 15-20 giorni prima di poter stabilizzare il costone che, franando, provoca la rottura delle tubature.
Quasi tutta la città era ritornata alla normalità, a eccezione dellazona di Santa Luda sopra Contesse, dove sino a ieri mattina erano state dirottate dieci autobotti (quattro del Comune, tré dell´Esercito e tré del Corpo Forestale Regionale). La rottura della condotta è avvenuta nello stesso punto dove era stata saldata tré giorni prima.
I tecnici temevano comunque che il maltempo potesse provocare altri smottamenti, e conscguentemente nuovi danni alla condotta, e per questo motivo avevano provveduto a realizzare una sorta di bypass con la vecchia condotta dell´Alcantara, da utilizzare proprio in caso d´emergenza. Un intervento certamente non sufficiente a garantire la stessa portata d´acqua della prin- Si tenta di riattivare la distribuzione con autobotti e attraverso la vecchie tubature dell´Alcantara cipale, ma che sicuramente servirà a limitare i disagi. In questo caso la portata d´acqua, infatti, è di 300 litri al secondo, contro gli 800 della condotta principale di Calatabiano. Ieri pomeriggio, intanto, nel palazzo della Prefettura si è riunita l´Unità di crisi alla presenza del capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Erano presenti anche il prefetto di Messina, Stefano Trotta, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, e il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. «Non faremo sconti a nessuno - ha detto Crocetta -. Bisogna immediatamente ripristinare la linea con interventi fatti con la testa e non con i piedi. Laddove qualche struttura locale non è m grado, è chiaro che faremo un intervento sostitutivo perché i cittadini di Messina non possono pagare le inadempienze di altri».
«La parte alta della città di Messina per motivi strutturali non sarà alimentata dal bypass sino a quando non si risolve la questione della frana e della condotta - ha spiegato il capo della Protezione civile -. Quella zona verrà potenziata con le autobotti». Da domani ritorneranno le navi cisterna per rifornire la vasca di Torre Vittoria che approvvigiona parte del centro cittadino. Per i tecnici ci vorranno tra i 15-20 giorni prima di poter stabilizzare il costone che, franando, provoca la rottura delle tubature.
Fonte: di "Domenico Pantaleo"