Nella notte dei sogni
25-02-2009 - Sport
"New York sembra Milano, sono carico". "Fosse per me sceglierei i Knicks, Mike conosce bene il nostro basket". Oggi i club Usa scelgono i giovani migliori. Per il talento italiano ipotesi New Jersey Nets. Con lui ad attendere le decisioni il padre manager Vittorio
Da quando è sbarcato nella terra delle speranze e dei sogni non ha avuto più dubbi. «L´Nba è davvero un sogno. E New York assomiglia molto a Milano». Agli amici continua a mandare messaggi pieni di voglia: «Sono carico, sono carico, sono carico». Le riunioni, l´ultima nella mattinata di ieri, fuso orario della costa Est, col padre-agente Vittorio e il rappresentante americano Arn Tellem, per fare il punto e valutare le ultime proposte. Infine stanotte, la mezzanotte in Italia, nella cattedrale del Madison Square Garden, Danilo Gallinari saprà in quale porto attraccare il suo scafo da predestinato campione.
Terzo italiano in tre anni ad approdare ai draft Nba (in cui le società "pro" si dividono i giovani più promettenti dei college), dopo la sensazionale prima scelta di Andrea Bargnani ai Raptors 2006 e la mezza delusione della 18ª di Marco Belinelli ai Warriors l´anno scorso, il Gallo punta ad essere tra le prime dieci scelte. Vuole una città sulla costa Est, un contesto tecnico che valorizzi più cervello che gambe a molla, più giocatori di pallacanestro e meno superatleti. La destinazione potrebbe essere East Rutherford, nei New Jersey Nets, se le convergenti previsioni della vigilia degli analisti americani hanno qualche valore. Fra gli ex cugini poveri dei New York Knicks, da loro separati da un tunnel e anni luce di cultura, il Gallo avrebbe opportunità, vetrina, tutto. Ai Nets, in disgrazia dalla finale di cinque anni fa, fuori dai playoff e orfani del grande capo Jason Kidd, con stelle in parabola discendente (Carter, Jefferson) ed europei di contorno (Nachbar, Krstic) il Gallo potrebbe fare il cambio di Jefferson a una ventina di minuti a partita. Questo almeno è il pronostico, a sentire una mezza dozzina di siti specializzati (Insidehoops, MyNbaDraft, NBADraft) e seguendo indizi tecnici e di mercato di una materia, il draft, buona per giallisti. Bene? Male?
Danilo gradirebbe, per la squadra e per la vicinanza a New York - e quindi all´Italia e a mamma Marilisa, nonché a Milano e all´università - e perché lì sa di avere una chance vera. Altri, però, sceglieranno prima di New Jersey. I Knicks di Mike D´Antoni sono la destinazione più suggestiva, per il passato milanese del coach della Grande Mela e la comune militanza con papà Vittorio nell´Olimpia vincitutto. «Con D´Antoni sarebbe più facile inserirmi, lui conosce bene Milano e il nostro basket, saprei ambientarmi alla perfezione» ha confidato nelle ultime ore il Gallo. I Knicks hanno in mano la scelta numero 6 (e forse la 5, dopo contrattazioni con Memphis) ma l´ambiente è pessimo, New York vuole nomi e futuro, Danilo per loro arriva da una landa oscura e puntare su di lui sarebbe impopolare. Stanotte, comunque, è la notte dei sogni. In bocca al lupo, Gallo.
Fonte: www.repubblica.it
Da quando è sbarcato nella terra delle speranze e dei sogni non ha avuto più dubbi. «L´Nba è davvero un sogno. E New York assomiglia molto a Milano». Agli amici continua a mandare messaggi pieni di voglia: «Sono carico, sono carico, sono carico». Le riunioni, l´ultima nella mattinata di ieri, fuso orario della costa Est, col padre-agente Vittorio e il rappresentante americano Arn Tellem, per fare il punto e valutare le ultime proposte. Infine stanotte, la mezzanotte in Italia, nella cattedrale del Madison Square Garden, Danilo Gallinari saprà in quale porto attraccare il suo scafo da predestinato campione.
Terzo italiano in tre anni ad approdare ai draft Nba (in cui le società "pro" si dividono i giovani più promettenti dei college), dopo la sensazionale prima scelta di Andrea Bargnani ai Raptors 2006 e la mezza delusione della 18ª di Marco Belinelli ai Warriors l´anno scorso, il Gallo punta ad essere tra le prime dieci scelte. Vuole una città sulla costa Est, un contesto tecnico che valorizzi più cervello che gambe a molla, più giocatori di pallacanestro e meno superatleti. La destinazione potrebbe essere East Rutherford, nei New Jersey Nets, se le convergenti previsioni della vigilia degli analisti americani hanno qualche valore. Fra gli ex cugini poveri dei New York Knicks, da loro separati da un tunnel e anni luce di cultura, il Gallo avrebbe opportunità, vetrina, tutto. Ai Nets, in disgrazia dalla finale di cinque anni fa, fuori dai playoff e orfani del grande capo Jason Kidd, con stelle in parabola discendente (Carter, Jefferson) ed europei di contorno (Nachbar, Krstic) il Gallo potrebbe fare il cambio di Jefferson a una ventina di minuti a partita. Questo almeno è il pronostico, a sentire una mezza dozzina di siti specializzati (Insidehoops, MyNbaDraft, NBADraft) e seguendo indizi tecnici e di mercato di una materia, il draft, buona per giallisti. Bene? Male?
Danilo gradirebbe, per la squadra e per la vicinanza a New York - e quindi all´Italia e a mamma Marilisa, nonché a Milano e all´università - e perché lì sa di avere una chance vera. Altri, però, sceglieranno prima di New Jersey. I Knicks di Mike D´Antoni sono la destinazione più suggestiva, per il passato milanese del coach della Grande Mela e la comune militanza con papà Vittorio nell´Olimpia vincitutto. «Con D´Antoni sarebbe più facile inserirmi, lui conosce bene Milano e il nostro basket, saprei ambientarmi alla perfezione» ha confidato nelle ultime ore il Gallo. I Knicks hanno in mano la scelta numero 6 (e forse la 5, dopo contrattazioni con Memphis) ma l´ambiente è pessimo, New York vuole nomi e futuro, Danilo per loro arriva da una landa oscura e puntare su di lui sarebbe impopolare. Stanotte, comunque, è la notte dei sogni. In bocca al lupo, Gallo.
Fonte: www.repubblica.it