Messina - Stop all'utilizzo dei "droni" per controllare dall'alto la Città. Decisione del Capo della Polizia Franco Gabrielli.
28-03-2020 17:43 - News MESSINA e PROVINCIA
A Messina era già tutto pronto per l’utilizzo dei “droni” per controllare dall’alto la Città, proposito annunciato qualche giorno fa dal primo cittadino Cateno De Luca con un video dove vi era anche registrata la sua voce “strumento da utilizzare per controllare il territorio in questo momento delicato dell’emergenza coronavirus (ndr proposito che ha avuto anche un notevole rimbalzo a livello nazionale). Il via all’utilizzo era in programma a partire da Lunedi 30 Marzo, ma a fermare il tutto ci ha pensato il Capo della Polizia Franco Gabrielli.
Ieri attraverso una nota del Dipartimento Pubblica Sicurezza del Viminale è arrivato lo “stop” all’utilizzo dei droni su tutto il territorio nazionale “per problematiche di sicurezza, privacy e possibili interferenze con il traffico aereo”. La decisione è stata presa dopo la nota inviata lo scorso 23 Marzo da parte dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) che propone dei limiti all’utilizzo dei macchinari indicati con una nota inviata al Ministero dei Trasporti allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, all’Enav, all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e ai Comandi delle Polizie locali. Altro motivo che ha portato allo stop: ci sono stati più di un caso dove il ricorso ai mini aerei radioguidati non è stato corretto.
Il Sole24 ore spiega anche il motivo dello stop imposto da Gabrielli. La nota del Viminale fa riferimento a un confronto avuto con Enac per trovare una condivisa e corretta applicazione» dei mini aerei. Questo perché si è verificato più di un caso dove l’utilizzo di droni ha creato qualche criticità. E il Viminale non nasconde la problematica. Pare, infatti, che a qualche agente di polizia locale sia scappata la mano nel pilotare questi gingilli tecnologici. Che, occorre ricordate sono comunque già in uso per determinate operazione dai corpi di polizia di Stato, carabinieri e finanza. L’allargamento alle polizie municipali, tutte impegnate nei controlli sulle norme Covid-19, ha fatto emergere utilizzi scorretti. Rispetto ai quali si è deciso di imporre lo stop a un loro massiccio ed esteso utilizzo.
“Attendere l’esito” scrive in una nota il capo della segreteria del Dipartimento, prefetto Mario Papa, “degli approfondimenti” prima di proseguire, con riferimento alle interlocuzioni con l’Enac per una “finalizzata e una condivisa e corretta applicazione” di questi strumenti.