Il 66% dei giovani vive con i genitori
20-02-2015 23:30 - Attualità
Pur avendo un lavoro, molti giovani italiani continuano a vivere in famiglia. Sono i due terzi del totale delle persone nella fascia tra i 18 e i 34 anni, a fronte del 34,2% dei francesi, del 42,3% dei tedeschi e del 34,2% degli inglesi.
Si tratta, se si va a fare il confronto con i dati sulla popolazione dell'Istat, di quasi 7,4 milioni di persone. Il dato, secondo anche l'Eurostat, è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%) mentre in Francia è cresciuto di meno di due punti e in Germania è diminuito (in Danimarca la percentuale di coloro che vivono a casa con i genitori è al 15,8% del totale degli under 35).
Tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia, il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008). Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmine che restano in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008). In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l'8,1% in Francia). Nel 2010 il fenomeno riguardava complessivamente 6,815 milioni di under 35enni.
Ma non solo. Il fenomeno tocca in maniera più decisa il Sud del Paese con oltre 2 milioni (2,036 mln) di under 35 ancora in casa con i genitori, in maggioranza maschi 1,139 milioni contro 897 mila femmine. Anche nel Nord Ovest il numero di under 35 che vive con almeno un genitore è alto e pari ad un milione e 560 mila, seguito dal Centro con 1,295 mln, mentre sono 1,206 milioni nel Nord Est e 868 mila nelle Isole.
Secondo una indagine Coldiretti-Ixe, per effetto della crisi economica e delle difficoltà occupazionali, quasi 4 italiani su dieci, il 37%, hanno chiesto aiuto economico ai genitori, anche quando non coabitano. Tra i figli adulti, a vivere a meno di mezz'ora di strada a piedi dai propri genitori tra i 30-45enni c'è ben il 42,5% di origine, percentuale che balza al 58,5% tra gli adulti con età compresa tra i 45 e i 64 anni. Ma fino a quando le famiglie di origine resisteranno davanti a un così enorme bisogno che oggi c'è in giro?
Nuccio Condorelli
Sindacato delle Famiglie (sidefct@iol. it
Si tratta, se si va a fare il confronto con i dati sulla popolazione dell'Istat, di quasi 7,4 milioni di persone. Il dato, secondo anche l'Eurostat, è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%) mentre in Francia è cresciuto di meno di due punti e in Germania è diminuito (in Danimarca la percentuale di coloro che vivono a casa con i genitori è al 15,8% del totale degli under 35).
Tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia, il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008). Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmine che restano in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008). In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l'8,1% in Francia). Nel 2010 il fenomeno riguardava complessivamente 6,815 milioni di under 35enni.
Ma non solo. Il fenomeno tocca in maniera più decisa il Sud del Paese con oltre 2 milioni (2,036 mln) di under 35 ancora in casa con i genitori, in maggioranza maschi 1,139 milioni contro 897 mila femmine. Anche nel Nord Ovest il numero di under 35 che vive con almeno un genitore è alto e pari ad un milione e 560 mila, seguito dal Centro con 1,295 mln, mentre sono 1,206 milioni nel Nord Est e 868 mila nelle Isole.
Secondo una indagine Coldiretti-Ixe, per effetto della crisi economica e delle difficoltà occupazionali, quasi 4 italiani su dieci, il 37%, hanno chiesto aiuto economico ai genitori, anche quando non coabitano. Tra i figli adulti, a vivere a meno di mezz'ora di strada a piedi dai propri genitori tra i 30-45enni c'è ben il 42,5% di origine, percentuale che balza al 58,5% tra gli adulti con età compresa tra i 45 e i 64 anni. Ma fino a quando le famiglie di origine resisteranno davanti a un così enorme bisogno che oggi c'è in giro?
Nuccio Condorelli
Sindacato delle Famiglie (sidefct@iol. it