Edilizia scolastica a Taormina: dopo 11 anni due progetti approvati da Comune e Regione, ma tutto fermo.
03-12-2015 18:56 - TAORMINA
La situazione delle scuole nella Perla dello Ionio rimane un libro aperto di tanti problemi non ancora risolti. Tutti gli alunni dell´Istituto Comprensivo 1, dalla scuola dell´infanzia alle medie, sono ancora costretti - dopo ben 11 anni - a convivere sotto lo stesso tetto nel plesso "Ugo Foseólo": quella che fu la scuola elementare "Vittorino Da Feltre" è chiusa infatti dal novembre del 2004, in attesa di lavori che possano rimetterla in sicurezza dalle fondamenta, nonostante il progetto esecutivo abbia già da oltre un anno l´ok della Giunta comunale (delib. n 18/2014), oltre ai pareri favorevoli del Genio civile e della Sovrintendenza di Messina.
Un progetto del valore di 1 milione e 795 mila euro, di cui 300 mila euro che dovevano essere finanziati dalle casse comunali, e la restante parte di 1,495 milioni dalla Regione tramite l´assessorato all´Istruzione, partecipando al bando "interventi di edilizia scolastica" riferito alla delibera Cipe n. 94/2012. Che fine hanno fatto questi soldi? Il Comune di Taormina non ha più liquidità e sta tentando di salvarsi dal dissesto ormai dichiarato dalla Corte dei Conti, mentre il governatore regionale Rosario Crocetta cambia la sua quarta giunta e perde il treno dei fondi europei. A subirne le conseguenze sono an cora una volta i piccoli taorminesi, costretti come dicevamo a convivere nella "Ugo Foseólo" nata soltanto per ospitare le classi medie. Edificio che nel frattempo ha dovuto fare i conti con i propri danni, soprattutto dopo l´alluvione dello scorso 9 settembre con numerose infiltrazioni di acqua che hanno aggravato la sicurezza di una struttura che già di per sé necessita di un totale adeguamento antisismico. Esiste infatti un altro progetto esecutivo per "lavori di recupero edilizio, messa a norma e adeguamento antisismico dell´edificio scolastico comunale Ugo Foseólo", approvato dalla giunta del sindaco.
Eligio Giardina, nel settembre del 2013 e poi dall´assessorato regionale all´Istruzione nel marzo 2014. Un progetto da 446 mila euro per realizzare nuove travature reticolari e setti in metallo, effettuare la manutenzione delle strutture metalliche già esistenti, nuovi pavimenti e servizi igienici, intonaci, controsoffitti, tinteggiatura, terrazze impermeabili, nuove scale, nuovi infissi e rifacimento della facciata. Insomma interventi completi per cambiare volto ad una scuola che sta facendo la fine della "Vittorino Da Feltre", e dove gli alunni non sono al sicuro da eventuali terremoti.
I lavori sono stati appaltati ad un´impresa di Catania tramite una gara definitivamente approvata il mese scorso, con un ribasso che ha portato la spesa a poco più di 290 mila euro. Per l´apertura del cantiere probabilmente si aspetterà la fine dell´anno. Intanto gli alunni taorminesi devono fare i conti con altri problemi nell´anno scolastico di tutti i giorni. La loro sicurezza, ad esempio, è a mezzo servizio anche durante il trasporto scuolabus: la sorveglianza tra la scuola e le varie tratte attualmente è garantita soltanto dai conducenti dei pulmini, perché l´accordo con i lavoratori della cooperativa Isvil (che gestisce il servizio) è stato di recente rinnovato dal Comune al "minimo sindacale".
C´è poi la questione sempre scottante della mensa scolastica (in passato soggetta a chiusure per problemi di igiene), che l´amministrazione di Palazzo dei giurati ha pensato di aumentare quasi del cento per cento rispetto al passato, e far pagare ai genitori 4,50 euro a pasto. Una manovra che per le tasche di un padre significa circa 135 euro al mese, per figlio, quasi fosse una retta di un istituto paritario. Ecco perché 652 famiglie, tra il centro storico e le frazioni di Mazzeo e Trappitello, hanno rinunciato quest´anno al servizio, e soltanto in á vi hanno aderito.
Un progetto del valore di 1 milione e 795 mila euro, di cui 300 mila euro che dovevano essere finanziati dalle casse comunali, e la restante parte di 1,495 milioni dalla Regione tramite l´assessorato all´Istruzione, partecipando al bando "interventi di edilizia scolastica" riferito alla delibera Cipe n. 94/2012. Che fine hanno fatto questi soldi? Il Comune di Taormina non ha più liquidità e sta tentando di salvarsi dal dissesto ormai dichiarato dalla Corte dei Conti, mentre il governatore regionale Rosario Crocetta cambia la sua quarta giunta e perde il treno dei fondi europei. A subirne le conseguenze sono an cora una volta i piccoli taorminesi, costretti come dicevamo a convivere nella "Ugo Foseólo" nata soltanto per ospitare le classi medie. Edificio che nel frattempo ha dovuto fare i conti con i propri danni, soprattutto dopo l´alluvione dello scorso 9 settembre con numerose infiltrazioni di acqua che hanno aggravato la sicurezza di una struttura che già di per sé necessita di un totale adeguamento antisismico. Esiste infatti un altro progetto esecutivo per "lavori di recupero edilizio, messa a norma e adeguamento antisismico dell´edificio scolastico comunale Ugo Foseólo", approvato dalla giunta del sindaco.
Eligio Giardina, nel settembre del 2013 e poi dall´assessorato regionale all´Istruzione nel marzo 2014. Un progetto da 446 mila euro per realizzare nuove travature reticolari e setti in metallo, effettuare la manutenzione delle strutture metalliche già esistenti, nuovi pavimenti e servizi igienici, intonaci, controsoffitti, tinteggiatura, terrazze impermeabili, nuove scale, nuovi infissi e rifacimento della facciata. Insomma interventi completi per cambiare volto ad una scuola che sta facendo la fine della "Vittorino Da Feltre", e dove gli alunni non sono al sicuro da eventuali terremoti.
I lavori sono stati appaltati ad un´impresa di Catania tramite una gara definitivamente approvata il mese scorso, con un ribasso che ha portato la spesa a poco più di 290 mila euro. Per l´apertura del cantiere probabilmente si aspetterà la fine dell´anno. Intanto gli alunni taorminesi devono fare i conti con altri problemi nell´anno scolastico di tutti i giorni. La loro sicurezza, ad esempio, è a mezzo servizio anche durante il trasporto scuolabus: la sorveglianza tra la scuola e le varie tratte attualmente è garantita soltanto dai conducenti dei pulmini, perché l´accordo con i lavoratori della cooperativa Isvil (che gestisce il servizio) è stato di recente rinnovato dal Comune al "minimo sindacale".
C´è poi la questione sempre scottante della mensa scolastica (in passato soggetta a chiusure per problemi di igiene), che l´amministrazione di Palazzo dei giurati ha pensato di aumentare quasi del cento per cento rispetto al passato, e far pagare ai genitori 4,50 euro a pasto. Una manovra che per le tasche di un padre significa circa 135 euro al mese, per figlio, quasi fosse una retta di un istituto paritario. Ecco perché 652 famiglie, tra il centro storico e le frazioni di Mazzeo e Trappitello, hanno rinunciato quest´anno al servizio, e soltanto in á vi hanno aderito.
Quotidiano Sicilia
Fonte: Massimo Mobilia