Casalvecchio Siculo: Emozione e interessanti riscoperte alla V edizione del Genius Loci all’abbazia SS.Pietro e Paolo. L'Abbazia normanna confluisce nel Parco Archeologico Naxos Taormina.
23-06-2019 14:33 - VALLE DELL´AGRO´
Incontro suggestivo e coinvolgente quello che tenutosi all'abbazia normanna edificata nella Valle d'Agrò lo scorso 21 giugno in occasione del solstizio d'estate.
In un pomeriggio caldo all'abbazia, che non ha intimorito i numerosi presenti a partecipare alla V edizione di “Miti, poeti, pittori e Santi nella Valle d'Agrò – la riscoperta del genius loci”, si è ricordato il compianto Sebastiano Tusa, ex assessore regionale ai Beni Culturali, scomparso prematuramente in un incidente aereo di quest'anno.
La sua memoria che è risuonata viva e presente attraverso un'intervista riproposta in cui l'archeologo siciliano chiude con l'affermazione che deve costituire il motto di ogni operatore culturale: “il dovere di divulgazione è la mia stella polare”.
Con questo messaggio ha preso inizio il convegno divenuto un appuntamento fisso tra le mura della monumentale chiesa dei SS. Pietro e Paolo nel giorno del solstizio d'estate, ideato, coordinato e moderato dall'arch. Ketty Tamà in sinergia con l'avv. Filippo Brianni, in qualità di presidente dell'Archeoclub Messina Area Ionica.
L'incontro è stato pluripatrocinato: dall'Ordine degli Architetti di Messina, c'era presente il Presidente Caterina Sartori; dal Polo Museale di Messina; dai Lions Letojanni Valle d'Agrò, dal collegio dei Geometri di Messina; dal Comune e dalla Parrocchia casalvetini nella presenza dell'Assessore al ramo Marcella Russo e don Alessandro Malaponte; infine, da NaxosLegge coordinata da Fulvia Toscano, che è anche presidente di Archeoclub Taormina Naxos.
Tanti gli amministratori dei Comuni vicinori presenti, a suggello dell'importanza che tale iniziativa ha assunto negli anni.
Due sorprese sono state presentate, svelate, al numeroso pubblico.
La prima è stata la consegna, all'altare della Basilica, di un vangelo medievale scritto in loco. ed ora ristampato in formato cartaceo, dopo esser stato riportato in formato digitale in Basilica dell'Escorial dove si trovano gli originali.
Le informazioni sul Vangelo e sull'impatto della cultura greca sull'abbazia sono state fornite da Ketty Tamà, anche per conto di don Alessio Mandanikiotis, con interessanti e suggestivi collegamenti tra luce “fisica” (quella utilizzata dai monaci-architetti per orientare la Basilica) e quella “spirituale”, in grado di custodire il genius loci.
La seconda è giunta dalla relazione dalla professoressa Grazia Spagnolo e della dottoressa Antonella Santostefano, le quali hanno, tra l'altro, annunciato un progetto di ricognizione archeologica che nei prossimi mesi l'Università di Messina condurrà sul territorio, partendo dal sito archeologico di Scifì ed espandendosi poi per le tracce archeologiche presenti, in particolare la viabilità romana da Casalvecchio Siculo a Forza d'Agrò e Gallodoro.
La prof.ssa Spagnolo, tra l'altro, ha già operato sul sito di Scifì con una compagna di scavi nell'ormai troppo lontano 2002.
La ricognizione avverrà con metodi tradizionali e tecnologici, compreso l'uso del geoscanner.
Importante è stato il contributo del geom. Santino Mastroeni che, sulle tracce di Tusa, ha presentato la relazione “Navi sommerse all'ombra dell'Arghennon Akron”.
Uno studio dettagliato e risultante delle prospezioni subacquee condotte a Capo S.Alessio a fine anni '90, quando guidava Archeoclub, di cui era anche consigliere nazionale.
In quell'occasione, sui fondali di Capo S. Alessio si immersero i subacquei di Marenostrum (la sezione di archeologica subacquea di Archeoclub) con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, in un progetto che coinvolse anche istituzioni, privati e guardia costiera.
Ne vennero fuori anfore e riprese che ora il comune di S. Alessio, in collaborazione con Archeoclub, vorrebbero far rivivere quanto meno in una struttura museale digitale che potrebbe nascere a Villa Genovesi.
Era già stata avviata un'interlocuzione con Sebastiano Tusa quando era Soprintendente del Mare, che l'assessore comunale alessese, Rosario Trischitta, ha assicurato che verrà ripresa.
“SS. Pietro e Paolo: disegni invisibili” è stato il singolare e molto tecnico contributo della prof.ssa Marinella Arena dell'Università di Reggio Calabria.
La Arena ha eseguito uno studio sulle strutture della basilica attraverso il quale è risalita ai “disegni” realizzati per costruirla, alla possibili soluzioni tecniche progettate per la realizzazione delle varie parti della struttura, fornendo così importantissimi informazioni su alcuni aspetti particolari, come la presenza di tecniche e simboli coranici nella costruzione della più piccola delle due cupole.
Al meeting ha preso parte anche la dott.ssa Gabriella Tigano, ad una delle sue prime uscite pubbliche quale nuova direttrice del Parco Archeologico di Naxos, nel quale è confluita anche l'Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò, prima di competenza del Polo Museale di Messina.
La neo direttrice ha assicurato l'impegno del Parco, anche sul piano finanziario, per l'Abbazia agrillina e che sarà valutata anche la proposta di Archeoclub di realizzare un museo digitale nei locali annessi alla Basilica.
Ha chiuso i lavori l'On. Carmelo Briguglio, capo di gabinetto dell'assessorato regionale ai Beni Culturali, cercando di fare sintesi dei tanti spunti culturali offerti dal convegno ma anche dalla sensazione di abbandono rappresentata dagli operatori culturali del territorio e dalle tante proposte e richieste che negli ultimi tempi raggiungono gli organi di governo in modo sempre più dettagliato e anche stimolante (in particolare, il riferimento al museo esperienziale).
Briguglio ha ricordato la presenza di Tusa nell'Abbazia il 28 novembre e come Tusa avesse già tracciato una strada che l'assessorato continua a percorrere; in questa ottica si pone la scelta di far trasmigrare l'abbazia sotto la competenza del Parco di Naxos.
Briguglio ha anche elogiato l'attività delle associazioni sul territorio ed ha anche offerto la piena collaborazione della struttura regionale rispetto a iniziative e progetti riguardanti tutti i profili di valorizzazione dell'Abbazia.
“Un altro solstizio pieno di luce per la nostra Abbazia. Dopo gli importanti risultati raggiunti – ha detto Filippo Brianni - speriamo di poterne cogliere ancora prima del prossimo solstizio, l'anno prossimo. È stato un convegno molto operativo, si sono lanciati molti input, tutti fattibili, anche per la qualità degli interlocutori, dall'Università al Parco di Naxos, siamo fiduciosi. Un grazie particolare alla responsabile del progetto Ketty Tamà, che rende tutto ciò possibile, ai Lions che condividono con noi questa avventura ed al comune casalvetino che non si stanca mai di sopportarci e supportarci”.
Fonte: Rosa Anna Salsa
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Casalvecchio Siculo: Intervento dell’Arch. Gabriella Tigano, neo Presidente Parco Archeologico Naxos Taormina.
Casalvecchio Siculo: Intervento dell'architetto Ketty Tamà e della poetessa Mariapia Crisafulli.