Baia di Naxos: via a dragaggio e ripascimento.
12-05-2016 10:01 - GIARDINI NAXOS
GIARDINI. Motori e pale meccaniche sono in moto da ieri mattina, nella baia di Naxos, per eseguire gli interventi di dragaggio e ripascimento all´interno dell´area portuale di Schisò.
Il pontone «Adriatico», proveniente da Messina, è arrivato nel pomeriggio di lunedì nelle acque giardinesi, dove si è ormeggiato e dove resterà posizionato per alcune settimane per svolgere le opere previste nel progetto di salvaguardia del lungomare di Naxos e Tysandros dalle erosioni marine. Da sabato si scrutava l´orizzonte attendendo l´ingresso in rada del maestoso mezzo che misura 50 metri per 20 metri; e finalmente l´altro ieri è stato possibile ammirare il pontone solcare il mare mentre dalla riva numerose persone scattavano foto e riprendevano la sua «marcia» in video.
L´avvio degli interventi fa ben sperare che la condizione delle spiagge possa essere notevolmente migliorata in vista della stagione estiva. Ci sono voluti ben cinque anni per concretizzare l´iter partendo dalla presentazione del progetto fino all´accredito del finanziamento da parte della Regione nelle casse comunali, ma finalmente il dragaggio è diventato realtà, nonostante i ritardi e gli intoppi della burocrazia che hanno notevolmente rallentato le procedure. Da anni si attendeva di poter realizzare questo progetto, considerato un toccasana per l´economia locale poiché le continue e persistenti mareggiate nel periodo invernale hanno via via rosicchiato la sabbia soprattutto nel tratto compreso tra la zona di Tysandros e quella di San Pancrazio, lasciando nuda la costa e precludendola alla balneazione; per cui risulta necessario ricostituire l´arenile a vantaggio dei turisti e dei bagnanti oltre a liberare i fondali dalla notevole quantità di sabbia che si trova depositata a causa delle correnti marine che la lasciano giacere all´interno del bacino portuale.
Grazie all´intervento del pontone, dunque, la rena verrà risucchiata e caricata su apposite benne per poi essere trasportata via mare con lo stesso mezzo e depositata nelle zone povere di sabbia. «Finalmente - ha affermato il presi dente del Consiglio comunale, Danilo Bevacqua, delegato dal sindaco a seguire la vicenda - si conclude un capitolo tortuoso e difficile legato alla parte burocratica e si avvia una nuova fase frutto dell´impegno con cui abbiamo creduto sin dal principio all´attuazione del progetto per favorire il rilancio turistico ed economico». Per tutto il periodo delle operazioni sono valide le disposizioni della Capitaneria di porto che vieta la balneazione in alcuni tratti della costa e limita la navigazione nelle porzioni di mare in cui è in azione il pontone.
Il pontone «Adriatico», proveniente da Messina, è arrivato nel pomeriggio di lunedì nelle acque giardinesi, dove si è ormeggiato e dove resterà posizionato per alcune settimane per svolgere le opere previste nel progetto di salvaguardia del lungomare di Naxos e Tysandros dalle erosioni marine. Da sabato si scrutava l´orizzonte attendendo l´ingresso in rada del maestoso mezzo che misura 50 metri per 20 metri; e finalmente l´altro ieri è stato possibile ammirare il pontone solcare il mare mentre dalla riva numerose persone scattavano foto e riprendevano la sua «marcia» in video.
L´avvio degli interventi fa ben sperare che la condizione delle spiagge possa essere notevolmente migliorata in vista della stagione estiva. Ci sono voluti ben cinque anni per concretizzare l´iter partendo dalla presentazione del progetto fino all´accredito del finanziamento da parte della Regione nelle casse comunali, ma finalmente il dragaggio è diventato realtà, nonostante i ritardi e gli intoppi della burocrazia che hanno notevolmente rallentato le procedure. Da anni si attendeva di poter realizzare questo progetto, considerato un toccasana per l´economia locale poiché le continue e persistenti mareggiate nel periodo invernale hanno via via rosicchiato la sabbia soprattutto nel tratto compreso tra la zona di Tysandros e quella di San Pancrazio, lasciando nuda la costa e precludendola alla balneazione; per cui risulta necessario ricostituire l´arenile a vantaggio dei turisti e dei bagnanti oltre a liberare i fondali dalla notevole quantità di sabbia che si trova depositata a causa delle correnti marine che la lasciano giacere all´interno del bacino portuale.
Grazie all´intervento del pontone, dunque, la rena verrà risucchiata e caricata su apposite benne per poi essere trasportata via mare con lo stesso mezzo e depositata nelle zone povere di sabbia. «Finalmente - ha affermato il presi dente del Consiglio comunale, Danilo Bevacqua, delegato dal sindaco a seguire la vicenda - si conclude un capitolo tortuoso e difficile legato alla parte burocratica e si avvia una nuova fase frutto dell´impegno con cui abbiamo creduto sin dal principio all´attuazione del progetto per favorire il rilancio turistico ed economico». Per tutto il periodo delle operazioni sono valide le disposizioni della Capitaneria di porto che vieta la balneazione in alcuni tratti della costa e limita la navigazione nelle porzioni di mare in cui è in azione il pontone.