Analisi del bilancio rinviata in attesa di ulteriori chiarimenti (indagine in corso della Procura) sull´Azienda Servizi Municipalizzati di Taormina.
02-03-2016 21:22 - TAORMINA
TAORMINA (ME) - Non finisce mai di sorprendere la storia dell´Azienda servizi municipalizzati di Taormina (Asm): il nuovo capitolo stavolta si apre con l´ufficialità di una notizia, che avevamo già anticipato nei mesi scorsi, e che riguarda un´indagine in corso da parte della Procura della Repubblica attraverso il Tribunale di Messina, sulla gestione economica della società partecipata.
La nota è stata letta in Aula dalla prima Commissione consiliare e riguarda, in particolare, l´analisi dei rendiconti del 2011, 2012 e 2013, e coinvolgerebbe pure i consiglieri che in quel periodo hanno deliberato sull´Asm. Gli stessi bilanci che erano all´ordine del giorno del civico consesso e sui quali, a maggioranza dei presenti, si è votato per il rinvio in attesa di ulteriori chiarimenti sulla vicenda. I giudici stanno quindi facendo luce sul processo di liquidazione che coinvolge l´Asm ormai dal 2011, e che ha già conosciuto le aule dei Tribunali per via della querelle tra il Consiglio comunale e l´ex commissario liquidatore Cesare Tajana. Tra ricorsi al Òàã e sentenze del Cga, era stata riconosciuta la sovranità del civico consesso sulle decisioni da prendere in merito all´azienda, compresa la defenestrazione di Tajana e l´insediamento ad interim del Comandante dei Vigili urbani, Agostino Pappalardo.
L´amministrazione comunale, lo ricordiamo, aveva deciso di avviare la liquidazione per ridare ossigeno ad una partecipata che stava naufragando nei debiti (circa 4 milioni di euro) e non riceveva più liquidità dalle casse comunali, a loro volta in una situazione di pre-dissesto. Dopo le turbolenze della prima gestione, il 2015 ha però fatto registrare un bilancio attivo per circa 597 mila euro, con 6 milioni e 377 mila euro di incassi, superando i 5 milioni e 706 mila euro di spese. Questo è quanto aveva presentato Pappalardo ai consiglieri lo scorso mese. Lo stesso commissario aveva però anticipato la potenziale "falsità" dei bilanci precedenti e, nella compilazione del rendiconto 2014, aveva deciso di affidare la consulenza finanziaria all´esperto Giuseppe Scarcella (per un compenso netto di 151.200 euro fino a giugno del 2018), il quale ha a sua volta ravvisato anomalie negli stessi bilanci all´attenzione della Procura.
1 dubbi sarebbero estesi anche alla gestione economica del 2010, quando era stato sottoscritto un accordo transattivo tra il Comune e l´Asm, che poi però non è stato mai registrato e quindi non ha mantenuto alcun valore giuridico. Palazzo dei Giurati sarebbe infatti in credito con la propria partecipata per almeno 1,2 milioni di euro, ma anche questo rapporto e tutt´ora da chiarire. Questo fulmine a ciel sereno, arri vato così in un periodo in cui l´Asm ha rialzato la china spolverando numeri in positivo, ha riacceso il dibattito politico in Aula, con i consiglieri di minoranza del Pd che hanno rilanciato la loro posizione contraria alla liquidazione. Una scelta sulla quale la stessa amministrazione del sindaco.
Eligio Giardina, osservando la ripresa, stava valutando la possibilità di tornare nuovamente alla vecchia gestione amministrativa con presidente e consiglieri nominati dalla maggioranza. Adesso però tutto è tornato in ballo e soprattutto non si potranno intraprendere azioni troppo invasive fino a quando non arriveranno indicazioni dalla Procura. L´unico provvedimento che il Consiglio comunale intanto ha dovuto deliberare riguarda l´annullamento dei vincoli che il commissariamento aveva posto, l´anno scorso, sull´assunzione di personale interinale (nonostante gli 80 lavoratori già in organico), e che riguardavano lavoratori che avevano già prestato servizio in Asm o tenevano contenziosi col Comune.
Accolto così l´esposto sindacale che avevano presentato tré ex operai, confermando anche sul fronte del personale che la gestione della par
tecipata si conferma tutt´altro che chiara
La nota è stata letta in Aula dalla prima Commissione consiliare e riguarda, in particolare, l´analisi dei rendiconti del 2011, 2012 e 2013, e coinvolgerebbe pure i consiglieri che in quel periodo hanno deliberato sull´Asm. Gli stessi bilanci che erano all´ordine del giorno del civico consesso e sui quali, a maggioranza dei presenti, si è votato per il rinvio in attesa di ulteriori chiarimenti sulla vicenda. I giudici stanno quindi facendo luce sul processo di liquidazione che coinvolge l´Asm ormai dal 2011, e che ha già conosciuto le aule dei Tribunali per via della querelle tra il Consiglio comunale e l´ex commissario liquidatore Cesare Tajana. Tra ricorsi al Òàã e sentenze del Cga, era stata riconosciuta la sovranità del civico consesso sulle decisioni da prendere in merito all´azienda, compresa la defenestrazione di Tajana e l´insediamento ad interim del Comandante dei Vigili urbani, Agostino Pappalardo.
L´amministrazione comunale, lo ricordiamo, aveva deciso di avviare la liquidazione per ridare ossigeno ad una partecipata che stava naufragando nei debiti (circa 4 milioni di euro) e non riceveva più liquidità dalle casse comunali, a loro volta in una situazione di pre-dissesto. Dopo le turbolenze della prima gestione, il 2015 ha però fatto registrare un bilancio attivo per circa 597 mila euro, con 6 milioni e 377 mila euro di incassi, superando i 5 milioni e 706 mila euro di spese. Questo è quanto aveva presentato Pappalardo ai consiglieri lo scorso mese. Lo stesso commissario aveva però anticipato la potenziale "falsità" dei bilanci precedenti e, nella compilazione del rendiconto 2014, aveva deciso di affidare la consulenza finanziaria all´esperto Giuseppe Scarcella (per un compenso netto di 151.200 euro fino a giugno del 2018), il quale ha a sua volta ravvisato anomalie negli stessi bilanci all´attenzione della Procura.
1 dubbi sarebbero estesi anche alla gestione economica del 2010, quando era stato sottoscritto un accordo transattivo tra il Comune e l´Asm, che poi però non è stato mai registrato e quindi non ha mantenuto alcun valore giuridico. Palazzo dei Giurati sarebbe infatti in credito con la propria partecipata per almeno 1,2 milioni di euro, ma anche questo rapporto e tutt´ora da chiarire. Questo fulmine a ciel sereno, arri vato così in un periodo in cui l´Asm ha rialzato la china spolverando numeri in positivo, ha riacceso il dibattito politico in Aula, con i consiglieri di minoranza del Pd che hanno rilanciato la loro posizione contraria alla liquidazione. Una scelta sulla quale la stessa amministrazione del sindaco.
Eligio Giardina, osservando la ripresa, stava valutando la possibilità di tornare nuovamente alla vecchia gestione amministrativa con presidente e consiglieri nominati dalla maggioranza. Adesso però tutto è tornato in ballo e soprattutto non si potranno intraprendere azioni troppo invasive fino a quando non arriveranno indicazioni dalla Procura. L´unico provvedimento che il Consiglio comunale intanto ha dovuto deliberare riguarda l´annullamento dei vincoli che il commissariamento aveva posto, l´anno scorso, sull´assunzione di personale interinale (nonostante gli 80 lavoratori già in organico), e che riguardavano lavoratori che avevano già prestato servizio in Asm o tenevano contenziosi col Comune.
Accolto così l´esposto sindacale che avevano presentato tré ex operai, confermando anche sul fronte del personale che la gestione della par
tecipata si conferma tutt´altro che chiara
Di Massimo Mobilia - Quotidiano di Sicilia.