Amministrative, in Sicilia si voterà a maggio. Per le Regionali il 29 Ottobre.
10-02-2017 22:07 - News Sicilia
Le Amministrative a maggio, probabilmente nella prima decade, e le Regionali il 29 ottobre. Ecco le due date segnate in rosso nel calendario del governo e dei deputati.
L´assessore regionale agli Enti Locali, Luisa Lantieri, ha preparato due simulazioni con tutte le possibili date utili. Per le Amministrative c´è da evitare alcune coincidenze: la principale è quella che riguarda il G7 previsto a Taormina per il 27 e 28 maggio: in quel week end non ci può essere ne primo turno ne ballottaggio. E poiché il governo vorrebbe evitare di arrivare a giugno, la soluzione che la Lantieri proporrà alla giunta è quella di fissare il primo turno il 7 maggio. Anche se lo stesso assessore ammette che c´è chi pressa per anticipare perfino alla fine di aprile.
Rosario Crocetta preferisce la data del 4 giugno per le Amministrative che porteranno a eleggere 129 nuovi sindaci. Perde quota quindi l´ipotesi di anticipare tutto al 7 maggio, perché i ballottaggi arriverebbero a ridosso del G7 di Taormina previsto per il 27 e 28 maggio. L´alternativa sarebbero il 23 o 30 aprile ma, segnala l´Ufficio elettorale della Regione, in questi due casi i ballottaggi cadrebbero nel ponte fra il 25 aprile e il primo maggio. Prima che la data diventi ufficiale, tuttavia, passerà ancora del tempo e molto influirà la scelta del governo nazionale su Amministrative ed eventuali Politiche anticipate perché la Sicilia potrebbe agganciarsi optando per l´élection day come ha ricordato ieri l´assessore agli Enti Locali, Luisa Lantieri
Intanto l´assessorato ha diffuso l´elenco dei 129 Comuni chiamati al voto. Gli unici due capoluoghi sono Palermo e Trapani ma ci sono molti centri di primo piano: in totale andranno alle urne 1.611,557 elettori, un terzo del totale.
Sarà quindi un test dal fortissimo valore politico. Soprattutto in vista delle Regionali dell´autunno. E qui la data da scegliere offre meno opzioni: lo Statuto prevede che le elezioni si svolgano in un periodo compreso fra quattro settimane prima e due dopo la data scelta nel 2012. Cinque anni fa si votò il 28 ottobre e quindi secondo molti all´Ars quest´anno si opterà per il 29 ottobre. In ogni caso si potrà andare poco avanti o poco indietro.
E questo smentisce le voci di possibili rinvii al 2018: «Bufale prive di fondamento giuridico» sintetizza il presidente dell´Ars, Giovanni Ardizzone.